Discussione:
scotte in lavatrice
(troppo vecchio per rispondere)
etabeta
2006-02-14 11:22:44 UTC
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ciao raga,
come da voi consigliato ho messo un pò di "corde" in lavatrice. Erano
luride. Son venute benone. Programma delicato, poco detersivo,
prelavaggio, ammorbidente, niente centrifuga.

C'è un metodo per capire quando sono da cambiare?

Una cosa: le scotte hanno una schiacciatura e sono diventate nere nel
punto di scotta, ossia dove tirano il fiocco. Che faccio? Accorcio la
scotta di quei 10 CM?

Grazie
marco
Albe V°
2006-02-14 11:27:18 UTC
Permalink
Post by etabeta
ciao raga,
come da voi consigliato ho messo un pò di "corde" in lavatrice. Erano
luride. Son venute benone. Programma delicato, poco detersivo,
prelavaggio, ammorbidente, niente centrifuga.
C'è un metodo per capire quando sono da cambiare?
Una cosa: le scotte hanno una schiacciatura e sono diventate nere nel
punto di scotta, ossia dove tirano il fiocco. Che faccio? Accorcio la
scotta di quei 10 CM?
Armale al contrario.


Alberto
--
Autore di
"Petting for Dummies"
etabeta
2006-02-14 11:50:47 UTC
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Post by Albe V°
Armale al contrario.
Grazie Alberto.

Ora, sentite il mio metodo sfilare le drizze e passare i testimoni,
lavoro che non ho mai fatto:

prendo una cimetta leggermente più sottile della drizza da sfilare
(circa la metà), unisco con lo scotch da elettricisti la drizza al
testimone, cercando di creare continuità. Sfilo la drizza tirandola
dal punto di penna, con delicatezza.
Suggerimenti?
Tilax (A.- b25)
2006-02-14 12:06:03 UTC
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Post by etabeta
Suggerimenti?
Usa sempre una 5mm.
Se è meno della metà hai risparmiato soldi
Seè di più della metà hai risparmiato la fatica di andare in cima
all'albero a scastrare il testimone che si è infilato tra la ruota del
bozzello e la struttura che la tiene (Murphy è sempre in agguato)

Ne vuoli un'alra?
Lo scotch è da elettricisti.
Da marinaio, invece, usare una piccolissima impalmatura con un cordino
del 2 sulla coda della drizza. :-)

A.-
etabeta
2006-02-14 13:53:21 UTC
Permalink
sigh... l'armamentario è su da 6 anni, dei quali 2 inverno estate,
senza la minima manutenzione. Da quanto dici mi sa che dovrò cambiare
tutto.
Post by Tilax (A.- b25)
Ne vuoli un'alra?
Lo scotch è da elettricisti.
Da marinaio, invece, usare una piccolissima impalmatura con un cordino
del 2 sulla coda della drizza. :-)
c'hai ragione. Vedrò di fare qualcosa di più marinaresco. Il dubbio
sull'impalmatura è che aumenti il profilo creando problemi di
scorrimento. Magari provo sulle borose, che sarebbe meno complesso da
reinfilare... forse...
Dato che le manovre correnti, come dicevo, sono tutte su da 6 anni
senza interventi di manutenzione, neanche un lavaggio, da almeno due
anni: mi suggerisci di cambiare tutto? Inclusi i terzaroli?
Tilax (A.- b25)
2006-02-14 14:16:26 UTC
Permalink
Post by etabeta
Il dubbio
sull'impalmatura è che aumenti il profilo creando problemi di
scorrimento
Entri con l'ago dalla testa della drizza (la parte piatta, quella che
di solito di bruciacchia ma non si bruciacchia troppo proprio per
questo), esci (ad una lunghezza pari a 2 diametri della cima) sulla
calza facendo attenzione a non perforare ciascun gruppo di fibre che
forma l'intreccio; rientri e riesci un paio di volte facendo sempre
attenzione al fatto che l parte di cimino che scorre all'esterno della
cima rimanga sempre coperta da uno dei gruppi di fibre che compone
l'intreccio...
Magari mi sono spiegato malissimo ma... da fuori non si deve vedere
nulla... il cimino esce dall'anima ma sta sempre sotto la calza.

Comprì?
Post by etabeta
Dato che le manovre correnti, come dicevo, sono tutte su da 6 anni
senza interventi di manutenzione, neanche un lavaggio, da almeno due
anni: mi suggerisci di cambiare tutto? Inclusi i terzaroli?
Guarda, sta a te decidere.
E' come il concetto di profilo di rischio personale. Certezze non ce
n'è.
Più sei sovradimensionato più ti puoi permettere di resistere
all'acquisto; più sei sicuro che cattivo tempo o semplice ventone non
lo incontrerai (ad ogni dubbio stai a casa) più risparmi.

Personalmente io sono per la manutenzione preventiva (su una barca da
crociera) e vorrei che una rottura fosse un fatto davvero eccezionale.
D'altra parte le manovre non si rompono quando si possono anche rompere
(bel tempo a mangiare panini con la la famiglia) ma quando vorresti che
non si rompessero mai (i classici 50 nodi in faccia).

Volendo usare il portafoglio con moderazione puoi pure pensare di fare
una cosa per volta:
- drizza e scotta randa e l'ultima mano io le farei per prime
- vang e carrelli poi
- drizza e scotte genoa
- e poi col resto
Insomma, qualunque cosa succeda, almeno una randa riesci a farla
andare.

Ciao.
A.-
etabeta
2006-02-14 16:02:09 UTC
Permalink
Post by Tilax (A.- b25)
Entri con l'ago dalla testa della drizza (la parte piatta, quella che
di solito di bruciacchia ma non si bruciacchia troppo proprio per
questo), esci (ad una lunghezza pari a 2 diametri della cima) sulla
calza facendo attenzione a non perforare ciascun gruppo di fibre che
forma l'intreccio; rientri e riesci un paio di volte facendo sempre
attenzione al fatto che l parte di cimino che scorre all'esterno della
cima rimanga sempre coperta da uno dei gruppi di fibre che compone
l'intreccio...
Magari mi sono spiegato malissimo ma... da fuori non si deve vedere
nulla... il cimino esce dall'anima ma sta sempre sotto la calza.
Comprì?
Mica tanto... comunque grazie per i consigli. Proverò a vedere se ho
qualche immaginetta sui libri di arte marinaresca. Magari mi esercito
prima di fare casini. Nella tua descrizione non ho capito come collego
il testimone alla drizza (ti pare poco?), ossia prima devo
legare/cucire il cimino al testimone e poi fare il lavoro sulla drizza,
come lo descrivi? Poi non ho capito se il cimino deve ripassare
nell'anima una volta uscito dalla stessa, per fare il percorso a
ritroso a uscire dall'estremità.

Scusa la cocciutaggine ;-))
Tilax (A.- b25)
2006-02-14 17:03:16 UTC
Permalink
Post by etabeta
Scusa la cocciutaggine ;-))
Ma va là... mentre lo rileggo non capisco manco io.
Se stasera non ho drammi a casa, ne faccio uno gli faccio 'na foto e la
mando.

A.-
etabeta
2006-02-14 17:17:10 UTC
Permalink
Post by Tilax (A.- b25)
Ma va là... mentre lo rileggo non capisco manco io.
Se stasera non ho drammi a casa, ne faccio uno gli faccio 'na foto e la
mando.
A.-
questo sicuramente aiuta. Mi ero esercitato con piccole impalmature e
un minimo di impiombature, giusto per mettere una redancia. Sti
lavoretti danno un senso marinaresco che gratifica, e poi il tempo
impiegato per imparare magari lo si risparmia evitando altre beghe.
Forse....
Alberto (Tilax)
2006-02-14 20:27:21 UTC
Permalink
Non ho qua un cimino sottile a sufficienza per farlo.
Vediamo se mettendoci più tempo riesco a spiegarmi.
Nettamente più facile da fare che a raccontare.

Premessa 1
Lo scopo è quello di fare una piccola asola che pende dalla coda della
drizza alla quale attaccare il testimone.
Nessuna parte del cimino dell'asola dovrà sporgere lateralmente (in
spessore) dalla drizza codata.

Premessa 2
Se guardi bene la calza di una drizza 'braided' (cioè intrecciata) vedi che
i legnoli (gruppi di fibre) sono intrecciati in modo che un legnolo è
visibile per qualche millimetro, poi si infila sotto il legnolo affianco per
qualche millemetro, poi ricompare, etc.

Occorrente:
- ago da velaio
- cimino molto sottile (1mm circa). Scelta possibile è quello cerato usato
per le impalmature se non è troppo sottile (con lo 0,5 sei a rischio, con lo
0,7 e un po' di cautela ce la fai)

1.
La coda della drizza (parte terminale, quella usualmente fusa per non farla
sfilacciare) non deve essere troppo dura (a causa della fusione) sennò te le
tagli un pezzo e la fondi nuovamente con attenzione. Il concetto è.. che
l'ago si infili.
Niente di più niente di meno.

2.
Con l'ago si infila il cimino sottile nella sezione della drizza (la parte
piatta in fondo, la coda). L'ago deve uscire sul lato della drizza, cioè
sulla calza. Occorre fare un po' di attenzione per non farlo uscire in punto
qualunque ma rispettando queste due condizioni:
- il punto di uscita sarebbe bene (ma non determinante) che uscisse ad una
distanza dal punto di entrata pari, almeno, a due volte il diametro della
drizza. Ad esempio se hai una drizza da 14mm di diametro devi arrivare ad
almeno 24mm dal fondo.
- l'ago deve uscire senza perforare un legnolo, ma deve uscire in quel punto
in cui il bordo di un legnolo incrocia il bordo del legnolo che copre. (Per
capire bene, se immagini la calza come ... piastrelle quadrate una accanto
ad un altra.... devi uscire in uno degli angoli in cui 4 'piastrelle' si
congiungono) Rileggi con l'ago in mano e vedi che si capisce.

3.
Ora si tratta di rinfilare l'ago.
Anche qui non devi rinfilarlo in un punto a caso ma prima fai scivolare
l'ago sotto un legnolo (piastrella) e quando sei sicuro di essere ben sotto,
allora, solo allora, perfori tutta la cima.
Se fosse una cucitura con meno pretese, una parte del cimino sottile si
vedrebbe per una lunghezza pari alla distanza tra il buco di uscita e il
buco di ingresso... qui, invece, la parte che dovrebbe essere visibile, di
fatto, sta sotto uno dei legnoli (piastrella). Questo è l'unico punto che è
diffile da spiegare, molto più da spiegare che da fare.
L'ago reinfilato sotto il legnolo, trapassa tutta la cima e sporge
dall'altra parte in un punto come da punto 2.

4.
Ripeti l'operazione 3 o 4 volte allontanandoti un po', ad ogni passaggio,
dalla coda.

5.
Ripeti il tutto anche con l'altro capo.

6.
Se hai fatto tutto bene ti dovresti trovare una piccola asola che sporge
dalla coda della drizza alla quale puoi fissare il testimone della drizza
con una semplice gassa.
Nota che la gassa, andrebbe fatta anch'essa come la farebbe un marinaio e
non come un idraulico.... cioè il terminale deve finire 'interno' all'anello
che la gassa crea e non esterno!

Guarda,
mi sono sbattuto per cercare di spiegare.
Sono convinto che leggendo e basta si possa avere ancora un po' di
confusione ma se ti ci metti con ago e filo.. e segui passo passo, secondo
me problemi non ne hai.
Almeno spero.

Insisterei sul metodo, tradizionale ma efficace.
In vita mia ho già visto:
- perdere il testimone usando il nasto adesivo
- bestemmiare per rifarlo ad ogni inverno
- incastrare un cimino troppo sottile nella ruota del bozzello in testa
d'albero.

E' così facile, lo fai una volta e non lo rifai più finchè la drizza vive.

Eppoi, diciamolo, la prossima 22-enne che ti porti in barca non potrà non
notare le tue drizze ben codate!

Dimmi come va a finire.

A.-
Paguro
2006-02-14 20:36:59 UTC
Permalink
Post by Alberto (Tilax)
Se hai fatto tutto bene ti dovresti trovare una piccola asola che sporge
dalla coda della drizza alla quale puoi fissare il testimone della drizza
con una semplice gassa.
Nota che la gassa, andrebbe fatta anch'essa come la farebbe un marinaio e
non come un idraulico.... cioè il terminale deve finire 'interno' all'anello
che la gassa crea e non esterno!
E (parlando del caso di etabeta) una gassa con un testimone da 5 mm
passa attraverso una puleggia per una drizza da 8 mm??

BV
Alberto (Tilax)
2006-02-14 20:45:18 UTC
Permalink
Post by Paguro
E (parlando del caso di etabeta) una gassa con un testimone da 5 mm
passa attraverso una puleggia per una drizza da 8 mm??
Ok.
Forse non ho letto bene e non mi sono accorto che fosse tanto piccina.
Vogliamo accordarci su una 4 o una 3 ma non su una 2?

A.-
etabeta
2006-02-15 07:55:58 UTC
Permalink
Post by Alberto (Tilax)
Post by Paguro
E (parlando del caso di etabeta) una gassa con un testimone da 5 mm
passa attraverso una puleggia per una drizza da 8 mm??
Ok.
Forse non ho letto bene e non mi sono accorto che fosse tanto piccina.
Vogliamo accordarci su una 4 o una 3 ma non su una 2?
Paguro la conosce, trattasi di firstino 211.
cataldo VALLONE
2006-02-15 13:19:12 UTC
Permalink
6. Se hai fatto tutto bene ti dovresti trovare una piccola asola che
sporge dalla coda della drizza alla quale puoi fissare il testimone
della drizza
lo fai una volta e non lo rifai più finchè la drizza vive.
non potrà non notare le tue drizze ben codate!
Cioè questa asola occhiello che spunta fuori dall'estremità della drizza,
ce la lasci vita natural durante, in previsione delle prossime volte?

Non dà noia ai nodi moschettoni girelle pulegge varie, nel corso dell'uso
quotidiano della drizza?

Evidentemente basta non esagerare facendola troppo lunga, e se la cosa
funziona, si può usare per sfilare comodamente le drizze durante la pausa
invernale o comunque nei mesi morti ché non si cuociono dal sole...
Albe V°
2006-02-15 13:34:23 UTC
Permalink
Post by cataldo VALLONE
6. Se hai fatto tutto bene ti dovresti trovare una piccola asola che
sporge dalla coda della drizza alla quale puoi fissare il testimone
della drizza
lo fai una volta e non lo rifai più finchè la drizza vive.
non potrà non notare le tue drizze ben codate!
Cioè questa asola occhiello che spunta fuori dall'estremità della drizza,
ce la lasci vita natural durante, in previsione delle prossime volte?
Non dà noia ai nodi moschettoni girelle pulegge varie, nel corso dell'uso
quotidiano della drizza?
Evidentemente basta non esagerare facendola troppo lunga, e se la cosa
funziona, si può usare per sfilare comodamente le drizze durante la pausa
invernale o comunque nei mesi morti ché non si cuociono dal sole...
Tranquillo, è una cosa normalissima, che io ad esempio ho su tutte le
manovre, dalle drizze ai vari caricaalto, amantiglio, ecc...
Normalmente, l'asolina resta appoggiata contro alla sezione
bruciacchiata della manovra, quindi non te ne accorgi neppure. Se ti
serve, con l'unghietta la sollevi e ci fai passare dentro il
messaggero.

Ciao

Alberto
--
Autore di
"Petting for Dummies"
Tilax (A.- b25)
2006-02-16 08:54:15 UTC
Permalink
Post by cataldo VALLONE
Cioè questa asola occhiello che spunta fuori dall'estremità della drizza,
ce la lasci vita natural durante, in previsione delle prossime volte?
Evidentemente basta non esagerare facendola troppo lunga, e se la cosa
funziona, si può usare per sfilare comodamente le drizze durante la pausa
invernale o comunque nei mesi morti ché non si cuociono dal sole...
Esatto!
2 cm. di diametro. Quello che serve, non di più, non di meno.
Peraltro con drizza codata a sto modo mettere e togliere diventa una
passeggiata.. ti viene quasi la voglia.
E con la voglia, la drizza dura di più.
A.-
cataldo VALLONE
2006-02-16 10:53:47 UTC
Permalink
Post by Tilax (A.- b25)
con drizza codata a sto modo mettere e togliere diventa una
passeggiata..
ho su tutte le manovre, dalle drizze ai vari caricaalto, amantiglio,
Ecco, grazie ad entrambi, ma ora una domanda, per avere la possibilità di
mettere e levare le drizze, allora questa coda asolata andrebbe fatta
dalla parte finale quella che sta in pozzetto, non dalla parte che tira
su le vele, dato che di solito lì c'è un moschettone grillo con nodo a
strozzo molto stretto impossibile da sciogliere.
nonsosemisonocapito
Tilax (A.- b25)
2006-02-16 11:20:03 UTC
Permalink
Post by cataldo VALLONE
nonsosemisonocapito
Ti sei capito benissimo.
L'"asola" la fai sulla coda che sta in pozzetto e tirando dalla parte
che pende dall'albero metti in opera il testimone.
La drizza (nuova o vecchia che sia) la rimetti attaccando l'"asola" al
testimone dalla parte dell'albero e non del pozzetto. Il testimone,
poi, lo tiri dal pozzetto.

Il testimone prima scorre in una direzione e poi nell'altra;
l'impiobatura e l'eventuale grillo, ovviamente, non passeranno mai
dentro l'albero.

Si capisce, vero?

A.-
Albe V°
2006-02-16 11:26:47 UTC
Permalink
Post by Tilax (A.- b25)
l'impiobatura e l'eventuale grillo, ovviamente, non passeranno mai
dentro l'albero.
In effetti il quesito di Cataldo mi ha scosso.

Alberto
--
Autore di
"Petting for Dummies"
cataldo VALLONE
2006-02-16 11:49:09 UTC
Permalink
Post by Albe V°
il quesito di Cataldo mi ha scosso
Per un attimo ero rimasto fermo alla precedente versione,
che però era valida solo nel caso di un /malloppone/ provvisorio
fatto con legature e nastrature:

| Il vantaggio principale di tirare "dentro" l'albero e non fuori è che
| se, nel momento critico, la legatura ti molla, hai qualche speranza
| che il ciuccione resti bloccato sulla puleggia con qualche speranza di
| recuperarlo (andando in testa d'albero), se fai il contrario speranze
| uguali a 0%

Però in effetti con il sistema della asolina occhielino permanente,
si può infilare - sfilare in entrambe le direzioni, come spiegato da
Tilax dettagliatatissimamente e chiarissimamente
Paguro
2006-02-16 13:20:35 UTC
Permalink
Post by cataldo VALLONE
Però in effetti con il sistema della asolina occhielino permanente,
si può infilare - sfilare in entrambe le direzioni, come spiegato da
Tilax dettagliatatissimamente e chiarissimamente
Se ti molla l'asolina non ha importanza il verso in cui stai tirando,
ti si sfila tutto comunque :-))

C'e' da dire che l'asola + testimone non ha assolutamente attriti o
punti critici nel girare la puleggia (se il testimone non è troppo
grosso :-))

BV

Buc@niere
2006-02-14 14:12:34 UTC
Permalink
Post by etabeta
Ora, sentite il mio metodo sfilare le drizze e passare i testimoni,
CUT
Post by etabeta
Suggerimenti?
Per passare una drizza in più a prua dell'albero (idealmente spi) ho
fatto un forellino a 2 cm dal termine della drizza, lo stesso con la
nuova, e le ho unite con un passaggio di cimetta. Il nastro nero (da
elettricista) l'ho passato intorno per evitare "scalini", specialmente
nel passaggio all'iterno dell'albero (cmq la legatura ha retto, il
nastro si è smaciullato completamente al passaggio...)
Lorenzo.
capatosta
2006-02-14 15:03:47 UTC
Permalink
...................
Post by etabeta
Suggerimenti?
.......................................... Il nastro nero (da
elettricista) l'ho passato intorno per evitare "scalini", specialmente
nel passaggio all'iterno dell'albero (cmq la legatura ha retto, il
nastro si è smaciullato completamente al passaggio...)
Lorenzo.
impalmatura sulle due cime di qlsiasi tipo con un cimino anche
sottilissimo se hai paura di fare spessore, nastro solo per evitare gli
scalini come dice il bucaniere e un po' di sapone liquido (qllo per i
piatti per intenderci) sul tutto.
Non puoi sbagliare.
c'è sempre un po' di ansia (passerà o non passerà???) ma in genere
passa;
a me è sempre passata.
L'impalmatura falla molto stretta e portala qsi alla fine della cima
per evitare che qsta si presenti storta nei passaggi difficili.
ciao
mario
Paguro
2006-02-14 15:22:42 UTC
Permalink
Post by etabeta
prendo una cimetta leggermente più sottile della drizza da sfilare
(circa la metà), unisco con lo scotch da elettricisti la drizza al
testimone, cercando di creare continuità. Sfilo la drizza tirandola
dal punto di penna, con delicatezza.
Solo nastro?? Metodo perfetto per trovarsi a bestemmiare con la drizza
completamente sfilata dall'albero :-))

Testimone sottile, bastano un paio di millimetri, due legature sulla
vecchia drizza (dalla parte della penna) e per sicurezza un giro
leggero di nastro.

La cosa più importante è che dove fai la legatura la cima rimanga
mobida e flessibile, non il ciuccione rigido che non gira attorno alla
puleggia manco a morire.

Poi tiri lievemente dall'albero (come per issare), il momento critico
è appunto lo scavallamento della puleggia in testa, se non viene
facile evita tironi, ammaina e ricontrolla la legatura.

Il vantaggio principale di tirare "dentro" l'albero e non fuori è che
se, nel momento critico, la legatura ti molla, hai qualche speranza che
il ciuccione resti bloccato sulla puleggia con qualche speranza di
recuperarlo (andando in testa d'albero), se fai il contrario speranze
uguali a 0%

Per la sostituzione mi pare eccessivo (se non ci sono segni evidenti di
usura), secondo me basta appunto l'inversione sia delle scotte che
delle drizze.

Non accorciarle perchè Bénéteau ti fornisce tutto in misura al pelo
(20 cm di cordame x 10 manovre x 5000 barche l'anno sono soldi!!! :-))

In ogni modo cambiare tutto il cordame di un 211 non dovrebbe essere
una spesa eccessiva, ad occhio (stando larghi):

Drizza randa 25m prestirato dell'8
Drizza fiocco 20m prestirato dell'8
Drizza spi 25m prestirato dell'8

Totale 70 metri circa 120 euro

Caricalto spi 15m prestirato del 6
Base randa 8m prestirato del 6
1a mano 11m prestirato del 6
2a mano 14m prestirato del 6

Totale 48 metri circa 60 euro

Scotte fiocco 2 x 8m matt peloso del 10
Scotta randa 12m matt peloso del 10

Totale 28 metri circa 70 euro

Alla fine con 250 euro circa te la cavi (se proprio li vuoi spendere
:-)

Ti resta fuori il vang (che è modificato ma non sono tanti metri)
scotte spi e basso spi (che però dovrebbero essere nuovi o quasi
essendo sempre stati dentro il sacco spi).

Eventualmente anche il cimino dell'avvolgifiocco (se non è già stato
cambiato). Occhio anche che l'avvolgifiocco dovrebbe avere una paletta
di plastica di fianco (non so quante ne abbiamo rotte). In ogni modo
esiste come pezzo di ricambio (anche se ci vuole un po' a
procurarselo).

BV
Alberto (Tilax)
2006-02-14 20:03:15 UTC
Permalink
Testimone sottile, bastano un paio di millimetri...
Uhm... un paio di millemetri?
Se qualcosa va storto si incattivisce nel bozzello in testa d'albero eppoi
con cazzi (specie se ci sei andato da solo che tanto era un lavoro scemo)
Mi permetto di insistere... 5mm, non di più non di meno.

A.-
cataldo VALLONE
2006-02-15 13:06:51 UTC
Permalink
Post by Paguro
Poi tiri lievemente dall'albero (come per issare), il momento critico
è appunto lo scavallamento della puleggia in testa, se non viene
facile evita tironi, ammaina e ricontrolla la legatura.
Per facilitare un pochino la cosa, e far fare un angolo un po' meno
stretto, conviene non far stare alla base dell'albero colui che tiene e
rilascia il testimone, ma farlo stare a prua estrema se è la drizza del
fiocco o a poppa estrema se è la randa, in modo che l'angolo per entrare
nella puleggia sia il più ampio possibile.
Forse è soltanto un effetto placebo psicologico, ma ho sempre fatto così.

_ _
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| | / |
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ascii art
--
_ _. _|_ _. | _| _ | /"\ A.S.C.I.I. Ribbon Campaign |
(_ (_| |_ (_| | (_| (_) | \ / against HTML email & vCard |
| X |
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Paguro
2006-02-15 14:03:40 UTC
Permalink
Post by cataldo VALLONE
Forse è soltanto un effetto placebo psicologico, ma ho sempre fatto così.
Anche secondo me la cosa aiuta (di sicuro male non fa :-))

BV
Pdm
2006-02-14 11:50:49 UTC
Permalink
Post by etabeta
C'è un metodo per capire quando sono da cambiare?
A) Quando esplodono
B) Quando la malattia mentale ti dice di comperarle in
spectra/Kevlar/fibra lunare
C) Quando porti in barca la fidanzata e non le piace il colore
D) Quando assumono la consistenza della salsiccia calabrese
E) tc etc etc

Pdm
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Gof
2006-02-14 11:53:59 UTC
Permalink
Post by Pdm
B) Quando la malattia mentale ti dice di comperarle in
spectra/Kevlar/fibra lunare
Perché, ci sono altri materiali ?


Ciao, Gof
PaoL
2006-02-14 17:37:13 UTC
Permalink
Post by Pdm
B) Quando la malattia mentale ti dice di comperarle in
spectra/Kevlar/fibra lunare


Fibra lunare????? quanto costano? quanto pesano ? di che colore ci sono?
Alberto (Tilax)
2006-02-14 20:31:35 UTC
Permalink
Post by PaoL
Fibra lunare????? quanto costano? quanto pesano ? di che colore ci sono?
Prova a comprare una cima in Zylon da 18mm.
Se non ti presenti con il direttore di banca e due fidejussori con cavolo
che la compri.
(Ho qui una cosa che costa 136?/m, fai tu...)

A.-
Tilax (A.- b25)
2006-02-14 11:59:39 UTC
Permalink
Post by etabeta
Una cosa: le scotte hanno una schiacciatura e sono diventate nere nel
punto di scotta, ossia dove tirano il fiocco. Che faccio? Accorcio la
scotta di quei 10 CM?
Confermo il fatto di 'girarle' (e semmai di levare il terminale se non
ti paice).
Girarle aiuta ad utilizzare la porzione di scotta che ha lavorato di
meno (meno tempo in tensione e meno tensione massima dovuta al fatto
che il 'fondo' ha lavorato con vele più aperte)
Post by etabeta
C'è un metodo per capire quando sono da cambiare?
1- Se Kevlar o aramidiche in genere va controllata un'eventuale
sfarinatura, anche leggera.
2- Se anima danneggiata, immediatamente
3- Se calza danneggiata ma l'anima è in esotico (vectran, zylon-Pbo)
puoi tenerla ancora una stagione o una mezza stagione. tanto più se il
danneggiamento non espone l'anima agli ultravioletti
4- Se calza danneggiata, anche poco, e hai anima in poliestere,
immediatamente

Questo, IMHO, quello che consiglio in caso di evidenze alla vista o al
tatto.
Però non finisce mica qui.

Le cime, di solito, se ne vanno al cimitero non tanto per
danneggiamenti ma per il fatto che gli UV se le 'mangiano'.
Stabilito che in inverno le togli da dove stanno ma che per 6-8 mesi
prendono sole ti consiglierei di cambiarle anche se sono in perfetto
ordine:

- ogni 2 anni su una barca da regata (con fattore di sicurezza 4-6)
- ogni 3-4 anni su una barca da crociera (con fattore di sicurezza
8-12)

Insisterei nel fare particolare attenzione al 'tutto poliestere' quando
vedi anche piccoli danni alla calza... perdi immediatamente il 50% del
carico disponibile.

IMHO, ovviamente...

A.-
Al, quello pettinato!
2006-02-14 16:56:30 UTC
Permalink
Post by etabeta
ciao raga,
come da voi consigliato ho messo un pò di "corde" in lavatrice. Erano
luride. Son venute benone. Programma delicato, poco detersivo,
prelavaggio, ammorbidente, niente centrifuga.
C'è un metodo per capire quando sono da cambiare?
Una cosa: le scotte hanno una schiacciatura e sono diventate nere nel
punto di scotta, ossia dove tirano il fiocco. Che faccio? Accorcio la
scotta di quei 10 CM?
Suggerisco scotch da pacchi. Mezzo metro messo per lungo. Ci apoggi sopra
le due cime che si toccano per le estremita' (cima nuova /cima vecchia) e
arrotoli a mo di cannone :-)) Non sara' bello...non sara' marinaresco ma
fai sicuramente prima. :-)))

BV

Ale
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