Post by BeppeSul sito della Hanse ci sono i pdf dei nuovi 32 e 35 piedi.
Il 32 che ha l'acceleratore (trust me) in pozzetto e non sotto il vang mi
piace assai.
in genere ero ben orientato nei confronti dell'Hanse,
poi a fine giugno ho portato un Hanse 370 da fiumicino alla corsica e
ne ho tratto queste impressioni che ho scritto disordinate su VeLista
e ripropongo in ordine migliore (mi sembra che il 320 abbia la stessa
impostazione progettuale):
l'Hanse 370 è una bellissima barca, sembra sia competitiva in regata,
è un modello che va per la maggiore ...
per me è una collezione di occasioni perdute, di cose approssimative,
di scelte incomprensibili...
Gavone dell'ancora.
E' enorme, credo che un uomo rannicchiato potrebbe dormirci dentro,
peccato che è poco profondo e che il verricello è montato non quasi a
filo coperta ma sul fondo del gavone per cui la catena non si
sistemerà da sola neanche per i primi 10 o 20 metri sul fondo ma deve
essere distribuita a mano, fino all'ultimo metro.
Nella mia barca di fatto la parte più profonda del pozzo dell'ancora è
occupata dalla cima e posso lasciare che la forza di gravità sistemi
solo gli ultimi 20-10 metri della catena; in questo caso neanche
quello.
Chiaramente ne guadagna l'altezza ai piedi della cabina di prua, io
preferirei stare più tranquillo nel tirare su il calumo, almeno
l'ultima parte.
Raccordo della tuga sulla coperta
Nota positiva. L'ultima evoluzione progettuale si è sviluppata nel
senso di raccordare sempre più la prua con la tuga realizzando una
superficie curva continua, ottima per far salire su l'acqua delle onde
e rendere precaria la protezione dell'osteriggio della cabina di prua
(ricordate ad esempio le varie successive versioni del comet 910???).
I progettisti dell'Hanse negano questa tendenza progettuale e fanno un
bel piano a prua poi una superficie verticale alta circa 20 cm e
infine la tuga, sulla tuga è posto l'osteriggio. Visivamente è un
segno un po' forzato e duro ma puoi anche dimenticare l'osteriggio
aperto, non troverai i materassini bagnati, se non in condizioni
veramente dure. In generale tutta la coperta sembra volutamente dura,
realizzata con angoli poco smussati e risentiti, credo che questo
aumenti le difficoltà di stratificazione e le possibilità di stress da
ritiro senza essere gradevole e senza dare alcun vantaggio all'utente;
nel caso della prua la faccenda è utile per spezzare il velo d'acqua
che monta sulla coperta in caso di onda.
Sistema del fiocco autovirante.
per me è una boiata pazzesca, dovrebbe servire per l'armatore un po'
pigro e insicuro ma funge perfettamente solo di bolina stretta, dalla
bolina larga in poi svergola il fiocco in maniera indegna e mi chiedo
quante boline strette faccia l'armatore tipo un po' pigro e insicuro
(e che ritmo di virate abbia per giustificare la necessità di non
mollare una scotta e cazzare l'altra).
Passavanti.
Sono strettissimi. chiaramente questa è una scelta del tipo botte
piena o moglie ubriaca. Più i passavanti sono stretti più il volume
interno aumenta.
Credo che si siano sbilanciati troppo a vantaggio del volume interno,
è imbarazzante non riuscire a mettere un piede dietro l'altro
nell'andare a prua su un 37 piedi.
poiché c'è una bitta a metà di un passavanti, hanno posizionato quella
ed altre bitte talmente vicine alla falchetta che sporge vs l'alto da
doverle sollevare (aumentando il momento sulla coperta) e rendendo
comunque difficile fare nodi con cime grosse o molti nodi su una
stessa cima.....
Copertura dei rinvii delle drizze.
le drizze per il tratto in cui corrono sulla tuga sono coperte da un
manufatto in vtr. Camminando sulla tuga questo si flette in maniera
preoccupante. E' luogo comune consolidato che la vtr con
l'invecchiamento perda elasticità e diventi più fragile, se ciò fosse
vero, quando tra dieci anni questa fichissima copertura di drizze,
vang e tesa base si schianterà sotto i piedi, ci sarà il pezzo di
ricambio pronto???? Ho i miei dubbi e non capisco il beneficio di
avere le drizze coperte. Se anche si vuole accentuare il potenziale
ruolo prendisole della tuga non credo proprio che nessun sedere
femminile abbia sofferto la presenza di una cima da 12....
Pozzetto.
Il pozzetto è tanto largo da non permettere a barca sbandata di
puntare i piedi salla panca sottovento. Sono brevilineo ma non mi
mancano 5 o 10 cm, mi manca molto di più....e credo che la moglie
dell'armatore un po' pigro e insicuro preferirebbe non stare
costantemente seduta sul paraonde appena la barca sbanda. Il pozzetto
è molto alto, questo, sempre nella logica del tipo botte piena o
moglie ubriaca, permette alla cabina di poppa di essere bella alta ma,
poiché l'armatore un po' pigro e insicuro si ritiene sia anche alto e
teutonico e non può chinare la testa durante le virate e le strambate,
questa scelta porta il boma verso le stelle con la conseguenza che
l'armatore della barca su cui ho navigato (pur non avendo neanche un
carrellino sull'inferitura della randa) per ammainare la vela
principale ha dovuto applicare a pruavia dell'albero uno scalino in
alluminio altrimenti non poteva trafficare sul boma. Insomma forse
sarebbe meglio una botte più piena..... Io proporrei anche
semplicemente di far scegliere all'acquirente un'altezza ritenuta
utile dal fondo pozzetto al boma. In italia altezze nell'ordine dei
quasi 2 metri mi sembrano sinceramente inutili, non capisco perché in
virata o nelle poppe con vento uno dovrebbe stare bello dritto
verticale ....
Giunzione scafo coperta.
della mia barca è la cosa che mi convice di meno. Una serie di viti
autofilettanti e un collante tengono insieme il guscio e la coperta e
la falchetta in alluminio, bene..... nell'Hanse c'è lo stesso sistema
delinquenziale.
Interni.
Non mi convincono proprio ma metterei in evidenza solo qualche
elemento.
La porta del bagno apre verso l'esterno chiudendo totalmente il
passaggio tra quadrato e cabina di poppa. Mi sembra una cosa
pericolosa.
Rientra sempre nel discorso della botte ma per riservare una zona
doccia chiusa con sportellino in similvetro, il lavandino è
piccolissimo da cesso delle ferrovie dello stato, ti scordi il
lavaggio di ascelle.
Gli interni sono tutti (anche le paratie) in plastica bianca (vtr,
rivestimenti plastici vari) con i pochi mobili in legno lucido a
specchio. La barca che ho frequentato aveva in tutto un graffio ma era
una barca evidentemente poco usata, col tempo quanti graffi si faranno
e come sarà possibile ovviare??? credo in nessun modo. Nella mia barca
ho preso un pezzo molto graffiato, l'ho portato a casa, carteggiato
sui graffi con carta ad acqua fine, tinteggiato con pittura opaca
poliuretanica bicomponente per parquet e poi ho chiesto agli amici
"qual'è il pezzo che ho ripreso???" e nessuno me l'ha saputo dire.
Una barca che costa più di 100.000 euro è fatta per durare decenni,
non i primi mesi.
Bellissimo il piano di lavoro della cucina, colorato in pasta, se
anche si graffia o si scheggia non da nessun effetto negativo che la
mia formica denuncia maledettamente.
Cuscineria pezzente, la mia è inutilmente lussuosa con pezzi sagomati
a L ed a spessore variabile; questa è fatta da materassini di 10 cm di
spessore senza nessuna sagoma..
Del mio elan ho lamentato (tra l'altro) il fatto che al di sopra dei
mobili laterali c'è poco spazio.
questo fatto comporta che il piano di copertura dei mobili non è ben
sfruttabile (in 5-6 cm ci metti poca roba) e se devi intervenire sulla
base dei candelieri (come è successo a me) devi smontare il mobile con
complicazioni indicibili (mobili in parte incollati e non solo
avvitati).
Bene nell'elan 333 sui mobili ci sono da 5 a 10 cm liberi e la cosa è
assurda per i motivi suillustrati ma almeno un sottopentiola ce lo
metti, nell'Hanse 370 l'altezza sui mobili va da 1 milllimetro a pochi
cm. Senza nessun vantaggio costruttivo o di altro tipo, la copertura
del mobile non solo non si utilizza come ripiano ma è addirittura di
difficile pulizia e lavorare sulla base dei candelieri non se ne parla
nemmeno. Essendo i mobili lucidati a specchio ogni loro manomissione
comporterebbe casini inenarrabili........
Bah!!!!!!
in generale e non legato specificamente all'Hanse 370 sono stato
confermato nell'idea che la ruota è meglio evitarla e che i lazy bag
sono una castroneria.
Si fa tanto per essere sicuri ma lasciare il posto del timoniere per
andare in pozzetto espone a possibilità di cadute molto maggiori di
qualsiasi altra occasione, sei in piedi su una panca senza nessun
appoggio serio, se strambi o scivoli di notte sei finito....
I lazy bag danno turbolenza per superfici molto maggiori del loro
stesso sviluppo (che non è poco).