Questo è quanto so...
Sono di Milano, ma stavo pensando di comprare una sua barca sconosciuta...
Mi piacerebbe saperne di più.
Marthy
Subj: Il Piccolo 04/04/05 Scomparso Giovanni Sigovich maestro d'ascia
lussignano
Aut: Zuane Dalla Zonta
Date: Mon, 04 Apr 2005 12:57:15 GMT
Un anno fa è scomparso Giovanni Sigovich maestro d'ascia lussignano
Ha firmato oltre 200 barche
RICORDO TRIESTE È trascorso un anno da quando nel piccolo cimitero di
Neresine, alle falde del Monte Ossero di Lussino, è stato seppellito
Giovanni Sigovich, classe 1929, nativo di quella cittadina. Era stato
maestro di ascia di quel celebre squero. Se ne andò in silenzio, per sue
espresso desiderio, rispettato dai suoi familiari. In questo inizio di
primavera i suoi figli (Claudio da molti anni nostromo allo Yc Adriaco) e un
gruppo di amici di «Barba Giovanin» hanno rievocato devotamente la sua
singolare personalità: uomo che non parlò di se.
Aveva lasciato l'isola marinara, esule, nel 1956. Dopo peregrinazioni nei
campi italiani, nel 1958 a Toscolano Maderno (Garda) allestì un cantierino,
l'Alaver dove costruì barche d'immediato pregio. Nel 1971 si trasferì a San
Martino Buon Albergo (Verona) in un cantiere più grande. A Trieste, dal
1969, si correva la Coppa d'Autunno. Per la sua terza edizione Giovanni
realizzò ispirandosi alla passera lussignana, un 5.20 metri ben velato. Lo
caricò su un camioncino partecipò alla gara con altri due ragazzi vincendo
in assoluto l'edizione della «Barcolana» 1971 e iscrivendo la sua «Carla»
nell'albo d'oro. Era la più piccola delle sessanta partecipanti. Vinse con
«Puntasecca VII» Ior di VI classe la difficile 500x2 1977.
Nel cantiere veneto costruì un rilevante numero di barche, anche d'oltre 30
metri, da diporto e da lavoro. Passò quindi a Muggia, nel 1986, sul sito del
cantiere Alto Adriatico dove, assieme ai figli, creò vascelli di legno e di
resina fra cui la sua ammiraglia «Lady Genevieve», commissionata dalle isole
Seychelles, tre alberi di 38 metri. Recano la sua firma più di 200
costruzioni. Nel 1993 lasciò, per ragioni di salute, l'attività cedendo
tutto alla Cantieri Trieste spa, limitandosi alle sole consulenze. Tornò a
Lussino per serene e solitarie pescate nelle amate acque quarnerine.
Italo Soncini