Discussione:
Vela solitaria
(troppo vecchio per rispondere)
paolo3
2005-06-29 12:30:06 UTC
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Sono un velista principiante e dispongo di un piccolo cabinato in cui
spesso rappresento anche l'intero equipaggio (vuoi perche' esco da solo o
perche' quando siamo in due l'altra persona non collabora) con le vele mi
arrangio come posso (aiutato da un fiocco autovirante) ma mi trovo a
disagio nelle manovre in banchina (ad esempio durante l'attracco...),
vorrei chiedere se siete a conoscenza di libri/pubblicazioni/etc. che
possano suggerire dei modi semplici per risolvere i piu' comuni problemi
quando si conduce per l'appunto una imbarcazione da soli...

grazie,

Paolo
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beppe
2005-06-29 13:04:28 UTC
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Post by paolo3
Sono un velista principiante e dispongo di un piccolo cabinato
Piccolo che vuol dire?
Paolo3
2005-06-29 13:37:07 UTC
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Post by beppe
Post by paolo3
Sono un velista principiante e dispongo di un piccolo cabinato
Piccolo che vuol dire?
proprio piccolo : 700 Kg e poco piu' di 6 metri...
come scritto ci esco da solo o con la famiglia (moglie) al sole ;-)

Paolo
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Sergio Mistro.
2005-06-29 13:24:52 UTC
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Post by paolo3
Sono un velista principiante e dispongo di un piccolo cabinato in cui
spesso rappresento anche l'intero equipaggio (vuoi perche' esco da solo o
perche' quando siamo in due l'altra persona non collabora) con le vele mi
arrangio come posso (aiutato da un fiocco autovirante) ma mi trovo a
disagio nelle manovre in banchina (ad esempio durante l'attracco...),
vorrei chiedere se siete a conoscenza di libri/pubblicazioni/etc. che
possano suggerire dei modi semplici per risolvere i piu' comuni problemi
quando si conduce per l'appunto una imbarcazione da soli...
Esperienza personale da "neo ormeggiatore"...

a regolare una vela puoi anche imparare da un libro e poi provare a mettere
in pratica ma a manovrare in porto e ormeggiare non c'e' libro che tenga,
vale solo l'esperienza sul campo.

secondo me

Sergio Mistro
Paolo3
2005-06-29 13:32:44 UTC
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Post by Sergio Mistro.
Post by paolo3
vorrei chiedere se siete a conoscenza di libri/pubblicazioni/etc. che
possano suggerire dei modi semplici per risolvere i piu' comuni problemi
quando si conduce per l'appunto una imbarcazione da soli...
a regolare una vela puoi anche imparare da un libro e poi provare a mettere
in pratica ma a manovrare in porto e ormeggiare non c'e' libro che tenga,
vale solo l'esperienza sul campo.
secondo me
Sergio Mistro
grazie Sergio, ho seguito dei corsi vela ma tutte le manovre prevedevano
almeno una persona in aggiunta al timoniere, il mio obbiettivo e' appunto
cercare di diventare il piu' possibile "autonomo" (o almeno cercare di
capire cosa potrei fare da solo e dove devo proprio chiedere aiuto)

Paolo
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Sergio Mistro.
2005-06-29 14:49:15 UTC
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Post by Paolo3
grazie Sergio, ho seguito dei corsi vela ma tutte le manovre prevedevano
almeno una persona in aggiunta al timoniere, il mio obbiettivo e' appunto
cercare di diventare il piu' possibile "autonomo" (o almeno cercare di
capire cosa potrei fare da solo e dove devo proprio chiedere aiuto)
Ma hai gia' provato e sai dove hai i problemi o la tua e' solo un'ipotesi?

Io per esempio quando ho avuto bisogno di imparare (non proprio io ma va
bene uguale) ad ormeggiare il barcone ho chiesto ad un amico con provata
esperienza di barconi (Enrico Mizar), mentre per il barchino ho
approfittato della gentile disponilita' di chi mi ha venduto il barchino
medesimo.

Per quanto riguarda il mio metodo di ormeggio... la mia barca e' tra paline
e banchina, ormeggio con la prua in banchina perche' di poppa, tra pale
dei timoni e fuoribordo, mi verrebbe lontanissima a scendere.

Sulle paline ho gia' preparato le cime a misura con "un'asola", arrivo
piano piano, mi fermo al punto giusto da prendere le cime ed agganciarle
alle bitte (o se preferisci gallocce) di poppa, a questo punto sono
sicuro di non andare a sbattere con la prua in banchina, porto avanti la
barca (anche a braccia tanto e' piccina) vado col mezzo marinaio a
raccogliere le cime a prua e le attacco alla galloccia...

a questo punto di solito faccio un bel respiro profondo e mi asciugo il
copioso sudore che mi scende dalla fronte :-)))

Sergio Mistro
Paolo3
2005-06-29 15:28:53 UTC
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Post by Sergio Mistro.
Ma hai gia' provato e sai dove hai i problemi o la tua e' solo un'ipotesi?
Io per esempio quando ho avuto bisogno di imparare (non proprio io ma va
bene uguale) ad ormeggiare il barcone ho chiesto ad un amico con provata
esperienza di barconi (Enrico Mizar), mentre per il barchino ho
approfittato della gentile disponilita' di chi mi ha venduto il barchino
medesimo.
...
a questo punto di solito faccio un bel respiro profondo e mi asciugo il
copioso sudore che mi scende dalla fronte :-)))
Sergio Mistro
il problema non e' immediato ma temo verra' fuori durante il previsto
viaggio (fine agosto) in Croazia, mi preoccupano un po' le manovre (che
dovro' gestirmi da solo, la mia compagna di viaggio di corsi vela non ne
vuole sapere) in porto, alla luce delle vostre osservazioni vedro' di
impratichirmi nell'uso del fuoribordo (a dire il vero sinora non l'ho mai
usato...)

Paolo
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Al, quello pettinato.
2005-06-29 16:04:04 UTC
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Post by Paolo3
vuole sapere) in porto, alla luce delle vostre osservazioni vedro' di
impratichirmi nell'uso del fuoribordo (a dire il vero sinora non l'ho mai
usato...)
ecco bravo consuma un po' di benzina che se gli fai la manovra a vela in
in Croazia ti legano!!! :-)))

BV

Ale
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Enrico - FU - Mizar
2005-06-29 23:29:03 UTC
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visto che il buon Sergio mi ha tirato in ballo posso dirti che ho
ormeggiato in diverse occasioni il mio - da poche ore non più: -(( Mizar
III da solo. Non era un transatlantico ma un modesto 33 piedi.
L'unica cosa da fare provare e riprovare con una costante. Annotare
mentalmente tutte le reazioni che la barca ha rispetto a corrente,
vento, risacche cercando di accelerare e velocizzare i tempi della
manovra. Ovvio che si parte da ormeggi con brezze leggere fino ad
arrivare a venti più sostenuti. Ovvio che se ti becchi 30 nodi e sei da
solo, stai fuori che sei più sicuro. Se è un temporale al massimo in un
paio d'ore passa, se è burrasca, be, non cercarla da solo.
Ciao

Enrico
Paolo3
2005-06-30 07:25:57 UTC
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Post by Enrico - FU - Mizar
visto che il buon Sergio mi ha tirato in ballo posso dirti che ho
ormeggiato in diverse occasioni il mio - da poche ore non più: -(( Mizar
III da solo. Non era un transatlantico ma un modesto 33 piedi.
L'unica cosa da fare provare e riprovare con una costante. Annotare
mentalmente tutte le reazioni che la barca ha rispetto a corrente,
vento, risacche cercando di accelerare e velocizzare i tempi della
manovra. Ovvio che si parte da ormeggi con brezze leggere fino ad
arrivare a venti più sostenuti. Ovvio che se ti becchi 30 nodi e sei da
solo, stai fuori che sei più sicuro. Se è un temporale al massimo in un
paio d'ore passa, se è burrasca, be, non cercarla da solo.
Ciao
Enrico
beh, un 33 piedi a paragone con il mio (20") e' gia' una GROSSA barca,
grazie per i suggerimenti,

Paolo
P.S. auguri per la (immagino) nuova barca
--
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Enrico - FU - Mizar
2005-07-05 22:02:31 UTC
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Post by Paolo3
Paolo
P.S. auguri per la (immagino) nuova barca
grazie per l'augurio ma la nuova barca arriverà (se e ma del caso) solo
dopo che i due pargoli saranno cresciuti. Adesso avere una barca sarebbe
solo un fastidio economico e psicologico per il mancato utilizzo.

Ciao

Enrico
Antonio
2005-07-06 14:49:55 UTC
Permalink
Post by Enrico - FU - Mizar
Post by Paolo3
Paolo
P.S. auguri per la (immagino) nuova barca
grazie per l'augurio ma la nuova barca arriverà (se e ma del caso) solo
dopo che i due pargoli saranno cresciuti. Adesso avere una barca sarebbe
solo un fastidio economico e psicologico per il mancato utilizzo.
Ciao Enrico,

se posso dirti la mia, ho comprato il mio primo cabinato (un comet 910)
proprio quando è nata mia figlia (primogenita). Abbiamo iniziato a portarla
in barca che aveva 3 mesi, utilizzando una piccola amaca della Chicco che
appendevamo in dinette. Poi è nato il secondo ed abbiamo fatto la stessa
cosa.
Non abbiamo rinunciato quasi a nulla facendo ogni estate 3-4 settimane in
barca di continuo.
Ora hanno 8 e 6 anni, amano il mare, sono nuotatori provetti (e si imergono
tranquillamente con maschera e boccaglio fino a 3 metri) ed iniziano a
"portare la barca". Sul mio 33.7 tengono il timone (a ruota) a motore, ma
hanno già fatto il 1° corso di vela sugli optimist e "spingono" per fare al
più presto il perfezionamento.
Sono mooolto più marinai della maggior parte delle persone che ci capita di
portare in barca. :-)

Se riesci a superare le resistenze che normalmente si incontrano da parte di
moglie, suoceri ecc. (io sono fortunato perchè mia moglie è "più marinaia"
di me) ti consiglio vivamente di dargli l'opportunità di navigare da subito;
fai un regalo a loro e a te stesso.


Considerati i consigli che hai dato a Paolo3 (e che mi sembrano in sintonia
Post by Enrico - FU - Mizar
L'unica cosa da fare provare e riprovare con una costante. Annotare
mentalmente tutte le reazioni che la barca ha rispetto a corrente, vento,
risacche cercando di accelerare e velocizzare i tempi della manovra. Ovvio
che si parte da ormeggi con brezze leggere fino ad arrivare a venti più
sostenuti. Ovvio che se ti becchi 30 nodi e sei da solo, stai fuori che
sei più sicuro. Se è un temporale al massimo in un paio d'ore passa, se è
burrasca, be, non cercarla da solo.
direi che il tuo modo di vivere il mare sia "un valore" da trasmettere prima
possibile ai tuoi figli.


Ciao


Antonio
Enrico - FU - Mizar
2005-07-06 20:51:44 UTC
Permalink
Post by Antonio
direi che il tuo modo di vivere il mare sia "un valore" da trasmettere
prima possibile ai tuoi figli.
grazie Antonio, condivido anche le virgole di quello che dici. Se fosse
solo per me e per i piccoli Mizar III non sarebbe passata di mano,
nonostante l'età (1978) e qualche inevitabile acciacco e scomodità
rispetto alle "signorine" più moderne. Dicevo se fosse solo per me ma
debbo, ed è giusto sia così, fare i conti con mamma Marta che ha una
attività legata al turismo estivo.... capito perchè Mizar anche se
sposato ma senza prole navigava ed ora ha venduto la sua "amante"?
Prossimamente ci dovrebbe essere una profonda riorganizzazione e nel
frattempo i pargoli saranno un pelo cresciuti. Mi sa che allora il mio
nick sarà Mizar IV. Almeno lo spero profondamente.
Ciao e BV

Ps. Complimenti per i piccoli campioni che state facendo crescere!
Antonio
2005-07-07 13:05:13 UTC
Permalink
Post by Enrico - FU - Mizar
Prossimamente ci dovrebbe essere una profonda riorganizzazione e nel
frattempo i pargoli saranno un pelo cresciuti. Mi sa che allora il mio
nick sarà Mizar IV. Almeno lo spero profondamente.
Ps. Complimenti per i piccoli campioni che state facendo crescere!
Grazie per i complimenti...
...facciamo tutti il tifo per Mizar (IV) & family!


Antonio

mauro
2005-06-29 14:33:33 UTC
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ma mi trovo a disagio nelle manovre in banchina (ad esempio durante l'attracco...)
da qualche parte ho letto questo sistema:

Avvicinandosi alla banchina in retro, quando si e' quasi a terra si
toglie motore (mi raccomando, evitiamo le cime nell'elica!) e con il
mezzo marinaio si recupera il bastardino della trappa dandone volta alla
bitta di poppa, dopo di che si corre a prua per mettere in tensione la
trappa ed assicurarla alla bitta di prua. In questo modo si vincola la
barca in due punti, prua e poppa, e si ha un minimo di tranquillità per
scendere a terra a portare le cime d'ormeggio.

ciao
Mauro
--
Computer science is no more about computers than astronomy is about
telescopes
- Edsger W. Dijkstra
Paolo3
2005-06-29 15:44:23 UTC
Permalink
Post by mauro
Avvicinandosi alla banchina in retro, quando si e' quasi a terra si
toglie motore (mi raccomando, evitiamo le cime nell'elica!) e con il
mezzo marinaio si recupera il bastardino della trappa dandone volta alla
bitta di poppa, dopo di che si corre a prua per mettere in tensione la
trappa ed assicurarla alla bitta di prua. In questo modo si vincola la
barca in due punti, prua e poppa, e si ha un minimo di tranquillità per
scendere a terra a portare le cime d'ormeggio.
ciao
Mauro
tnx, terro' presente,
Paolo
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Al, quello pettinato.
2005-06-29 14:50:45 UTC
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Post by paolo3
Sono un velista principiante e dispongo di un piccolo cabinato in cui
spesso rappresento anche l'intero equipaggio (vuoi perche' esco da solo o
perche' quando siamo in due l'altra persona non collabora) con le vele mi
arrangio come posso (aiutato da un fiocco autovirante) ma mi trovo a
disagio nelle manovre in banchina (ad esempio durante l'attracco...),
vorrei chiedere se siete a conoscenza di libri/pubblicazioni/etc. che
possano suggerire dei modi semplici per risolvere i piu' comuni problemi
quando si conduce per l'appunto una imbarcazione da soli...
Anni e anni di esperienza (e soprattutto danni) insegna che: PGPDTGTD!!!
Trad: poco gas poco danno tanto gas tanto danno!!! :-))

Scusa ma che tipo di problemi hai in ormeggio? Che tipo di ormeggio hai?
Paline? Trappa?

BV

Ale

PS: ma quale libro e libro... metti la donna al lavoro con la frusta!!! eh
eh eh
--
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Paolo3
2005-06-29 15:37:03 UTC
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Post by Al, quello pettinato.
Anni e anni di esperienza (e soprattutto danni) insegna che: PGPDTGTD!!!
Trad: poco gas poco danno tanto gas tanto danno!!! :-))
un piccolo fuoribordo ce l'ho ma sinora l'ho usato pochissimo, penso sia
ora di cominciare a far pratica :-)
Post by Al, quello pettinato.
Scusa ma che tipo di problemi hai in ormeggio? Che tipo di ormeggio hai?
Paline? Trappa?
al momento nessun problema particolare (trappa) ma temo di non aver
sufficiente esperienza per manovrare nei porti che vorrei visitare in
Agosto (Croazia) da qui' la richiesta...
Post by Al, quello pettinato.
BV
Ale
PS: ma quale libro e libro... metti la donna al lavoro con la frusta!!! eh
eh eh
Eh, magari ;-)

Paolo
--
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Albe V°
2005-06-29 15:44:59 UTC
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Post by Paolo3
al momento nessun problema particolare (trappa) ma temo di non aver
sufficiente esperienza per manovrare nei porti che vorrei visitare in
Agosto (Croazia) da qui' la richiesta...
Sei troppo ansioso.

Se stai calmo, accetti qualche 'appoggio' ogni tanto, ed eviti le
sgasate da panico, non succederà niente e non farai danni.
Unica cosa, verifica bene i fondali sul portolano prima di entrare. Se
non tocchi sotto, con una barca di 6m che si muove lentamente di danni
non ne fai.

Al limite, risparmia sui libri e compra due parabordi in più. Quelli si
che contano.

Ciao

Alberto
--
I have a dream that my four little children
will one day live in a nation where they
will not be judged by the color of their skin
but by the content of their character.
Paolo3
2005-06-29 15:56:20 UTC
Permalink
Post by Albe V°
Post by Paolo3
al momento nessun problema particolare (trappa) ma temo di non aver
sufficiente esperienza per manovrare nei porti che vorrei visitare in
Agosto (Croazia) da qui' la richiesta...
Sei troppo ansioso.
mi sa che hai ragione :-)
Post by Albe V°
Se stai calmo, accetti qualche 'appoggio' ogni tanto, ed eviti le
sgasate da panico, non succederà niente e non farai danni.
Unica cosa, verifica bene i fondali sul portolano prima di entrare. Se
non tocchi sotto, con una barca di 6m che si muove lentamente di danni
non ne fai.
la deriva (se mi ricordero' di farlo) e' sollevabile (dovrebbe pescare sui
20/30 cm), non dovrei aver troppi problemi.
A giustificazione della mia preoccupazione posso dire che durante i corsi
ci facevano fare tutte le manovre con la vela e la mia sensazione di
difficolta' probabilmente e nata li' ...
Post by Albe V°
Al limite, risparmia sui libri e compra due parabordi in più. Quelli si
che contano.
mi sembra un buon suggerimento, lo mettero' sicuramente in pratica.
Post by Albe V°
Ciao
Alberto
grazie,
Paolo
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Antonio
2005-06-29 16:01:18 UTC
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Post by Paolo3
la deriva (se mi ricordero' di farlo) e' sollevabile (dovrebbe pescare sui
20/30 cm), non dovrei aver troppi problemi.
Io eviterei di sollevarla, almeno del tutto.

-A- rischi che la barca diventi ingovernabile
-B- alla fine, magari pesti il timone (molto più delicato).

Antonio
Paolo3
2005-06-30 07:22:40 UTC
Permalink
Post by Antonio
Io eviterei di sollevarla, almeno del tutto.
-A- rischi che la barca diventi ingovernabile
-B- alla fine, magari pesti il timone (molto più delicato).
Antonio
in effetti a parte la facilita' dell'alaggio da scivolo nel mio caso vedo
piu' svantaggi che vantaggi nella deriva integrale (di spiaggiare non se
ne parla visto il peso e basta una raffichetta e uno non pronto a lascare
la randa per vedere il barchino andar giu' che e' un piacere, il problema
poi e' tirarlo su ;-))

Paolo
--
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Al, quello pettinato.
2005-06-30 08:32:32 UTC
Permalink
Post by Paolo3
in effetti a parte la facilita' dell'alaggio da scivolo nel mio caso vedo
piu' svantaggi che vantaggi nella deriva integrale (di spiaggiare non se
ne parla visto il peso e basta una raffichetta e uno non pronto a lascare
la randa per vedere il barchino andar giu' che e' un piacere, il problema
poi e' tirarlo su ;-))
Sì, poi spiaggiare in Croazia sui ciotoli e sulla roccia non mi pare il
caso!!! :-))

BV

Ale
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Paolo3
2005-06-30 09:06:41 UTC
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Post by Al, quello pettinato.
Sì, poi spiaggiare in Croazia sui ciotoli e sulla roccia non mi pare il
caso!!! :-))
BV
Ale
beh, il mio era un discorso a carattere generale ;-)
comunque anche su una spiaggetta di ciotoli con i rulli ti puoi aiutare...
il problema vero semmai e' il peso, barche di piu' di 250/300 Kg non sono
per niente facili da gestire...

Paolo
--
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Sergio Mistro.
2005-06-29 15:50:57 UTC
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Post by Paolo3
Post by Al, quello pettinato.
Anni e anni di esperienza (e soprattutto danni) insegna che: PGPDTGTD!!!
Trad: poco gas poco danno tanto gas tanto danno!!! :-))
un piccolo fuoribordo ce l'ho ma sinora l'ho usato pochissimo, penso sia
ora di cominciare a far pratica :-)
Una cosa che qualche volta puo' aiutare e far ruotare il fuoribordo, fra
lui e il timone la barca gira praticamente su se stessa. Molto utile in
spazi piccoli.

In che porto la tieni 'sta barca?
un po' di pratica potresti farla anche lì, nel tuo porto.

Sergio Mistro
Sergio Mistro.
2005-06-29 15:53:29 UTC
Permalink
Post by Paolo3
al momento nessun problema particolare (trappa) ma temo di non aver
sufficiente esperienza per manovrare nei porti che vorrei visitare in
Agosto (Croazia) da qui' la richiesta...
Post by Al, quello pettinato.
PS: ma quale libro e libro... metti la donna al lavoro con la frusta!!! eh
eh eh
Eh, magari ;-)
Se decidi di andarci in Croazia, col barchino di 6 metri, risolvi il
problema alla radice: a settembre non avrai piu' una moglie :-)))

Sergio Mistro
Paolo3
2005-06-30 07:59:58 UTC
Permalink
Post by Sergio Mistro.
Se decidi di andarci in Croazia, col barchino di 6 metri, risolvi il
problema alla radice: a settembre non avrai piu' una moglie :-)))
Sergio Mistro
E' stata lei a decidere per la Croazia,
questo vorra' significare qualcosa ?

Paolo ;-)
--
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Al, quello pettinato.
2005-06-29 16:01:20 UTC
Permalink
Post by Paolo3
al momento nessun problema particolare (trappa) ma temo di non aver
sufficiente esperienza per manovrare nei porti che vorrei visitare in
Agosto (Croazia) da qui' la richiesta...
Consolati siamo in due (o frse piu') che andiamo in Croazia in Agosto e
quanto a esperienza non ne hai mai abbastanza. :-))
Clacola anche che la trappa e' molto piu' semplice delle paline.

Anche io manovro il frigo praticamente da solo (vedi foto):-))

Basta organizzare l'entrata: fuori tutti i poarabordi... cime passate gia'
fuori della battagliola... mezzo marinaio a portata di mano ...calma e
sangue freddo... e consiglio un bel paio di guantoni di cuoio per la
trappa che spesso e volentieri passandola a mano ti fotti le falangi con
le cappe!!! :-)))


BV

Ale

PS: dove vai? Dai che ci vediamo all'ormeggio...ohi.. piano eh senza farmi
danni!! :-))
--
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Paolo3
2005-06-30 07:15:29 UTC
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Post by Al, quello pettinato.
Consolati siamo in due (o frse piu') che andiamo in Croazia in Agosto e
quanto a esperienza non ne hai mai abbastanza. :-))
Clacola anche che la trappa e' molto piu' semplice delle paline.
Anche io manovro il frigo praticamente da solo (vedi foto):-))
Basta organizzare l'entrata: fuori tutti i poarabordi... cime passate gia'
fuori della battagliola... mezzo marinaio a portata di mano ...calma e
sangue freddo... e consiglio un bel paio di guantoni di cuoio per la
trappa che spesso e volentieri passandola a mano ti fotti le falangi con
le cappe!!! :-)))
BV
Ale
PS: dove vai? Dai che ci vediamo all'ormeggio...ohi.. piano eh senza farmi
danni!! :-))
l'idea e' di partire dalla zona Incoronate (arrivando li' via terra con
barca su carrello) ma il giro non lo abbiamo ancora deciso, sinora la
Croazia l'ho girata in tenda e questo dovrebbe essere il primo anno con
barchino al seguito, sto raccogliendo informazioni su rade, porti,
disponibilita' scivoli alaggio etc.

grazie per i suggerimenti,

Paolo
--
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Antonio
2005-06-29 15:57:33 UTC
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Post by paolo3
Sono un velista principiante e dispongo di un piccolo cabinato in cui
spesso rappresento anche l'intero equipaggio (vuoi perche' esco da solo o
perche' quando siamo in due l'altra persona non collabora) con le vele mi
arrangio come posso (aiutato da un fiocco autovirante) ma mi trovo a
disagio nelle manovre in banchina (ad esempio durante l'attracco...),
vorrei chiedere se siete a conoscenza di libri/pubblicazioni/etc. che
possano suggerire dei modi semplici per risolvere i piu' comuni problemi
quando si conduce per l'appunto una imbarcazione da soli...
Domanda:
le manovre in banchina, a vela o a motore?
C'è una bella differenza.


Antonio
Paolo3
2005-06-30 07:09:05 UTC
Permalink
Post by Antonio
le manovre in banchina, a vela o a motore?
C'è una bella differenza.
Antonio
sinora ho usato la vela (canale ingresso molto largo, trappa) ma mi sembra
di capire che prima di muovermi dovro' finire di installare ed imparare ad
usare il fuoribordo ;-)

Paolo
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Antonio
2005-06-30 14:20:11 UTC
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Post by Paolo3
Post by Antonio
le manovre in banchina, a vela o a motore?
C'è una bella differenza.
Antonio
sinora ho usato la vela (canale ingresso molto largo, trappa)
Per imparare a manovrare bene a vela in acque ristrette un tempo era molto
valido il corso Precrociera di Caprera; ora i corsi sono un pò cambiati
(infatti sono 8 anni che, con mio grande ranmmarico, non ci metto più piede)
ma credo che continui ad esistere ancora la 1^ settimana "stanziale" di quel
corso.
Se escludiamo la "variabilità" della qualità del corpo istruttori (da questo
punto di vista è sempre consigliabile scartare i corsi in "alta stagione")
il programma del corso e le linee base della didattica sono, secondo me,
altamente formative per quello che ti interessa.
Pienamente disponibile a fornire maggiori dettagli.
Post by Paolo3
ma mi sembra
di capire che prima di muovermi dovro' finire di installare ed imparare ad
usare il fuoribordo ;-)
E' ovvio che la manovrabilità a motore è diversa (non sempre peggiore) da
quella a vela.
Se non altro col motore hai la possibilità di "frenare", cosa che non puoi
fare a vela.
Per questo motivo nella maggior parte dei porti è vietato manovrare a vela.
Mi sembra dunque necessario che munisca il barchino di un piccolo fuoribordo
adatto allo scopo.
Post by Paolo3
possano suggerire dei modi semplici per risolvere i piu' comuni problemi
quando si conduce per l'appunto una imbarcazione da soli...
Molte persone ti hanno già suggerito LA PRATICA, cosa che io condivido
pienamente.
Le "ore di navigazione" sono insostituibili per qualsivoglia mezzo di
trasporto ed in qualunque circostanza.
Da questo punto di vista, per quanto riguarda l'esigenza specifica, ti
consiglierei:

- di organizzarti frequenti uscite finalizzate solo alla manovra;
- di non aver fretta quando devi rientrare in banchina dopo una uscita per
diporto (insomma non finalizzata alla manovra stessa), di studiarti
attentamente la manovra e di provarla più volte adottando soluzioni
differenti.
Post by Paolo3
vorrei chiedere se siete a conoscenza di libri/pubblicazioni/etc.
I libri non servono a molto se poi non sperimenti sul campo.
Tuttavia io mi ricordo di aver trovato, a suo tempo, ottimi suggerimenti per
la manovra a motore nel manualetto edito da Mursia che si intitolava "Questa
è la vela *** ", dove gli asterischi stanno per qualcosa del tipo " da
crociera" oppure "da diporto" o simili.
Non dovrebbe costare molto e ti dovrebbe "far riflettere" su quelle che sono
le variabili principali che possono influenzare la tua manovra a motore.


Se posso darti dei suggerimenti molto elementari:

-1- GLI INGREDIENTI PRINCIPALI per imparare (e bene) sono:
a) l'applicazione (le famose ore di navigazione);
b) l'osservazione e l'analisi (tante ore d'esercizio sono
buttate al vento se non ti soffermi ad analizzare "l'ambiente"
(variabili) e l'esito della manovra.

-2- L'importanza della comprensione dell'EQUILIBRIO DEL MEZZO:
Tutte le volte che esco e rientro nel posto barca vedo gente che manovra
senza tenere veramente in considerazione la NATURA del mezzo che sta
conducendo. I più manovrano come se guidassero la macchina ed i più
facoltosi ricorrono a sofiticazioni come eliche di manovra e altre simili
diavolerie per ottenere qualche risultato.

La cosa più importante è CONOSCERE ESATTAMENTE IL COMPORTAMENTO della tua
barca.
Ad esempio:

- se ti fermi prua a vento, quanto tempo impiegherà la barca ad abbattere?
- una volta traversa al vento (e ferma) con quale velocità scarroccerà, lo
farà andando assolutamente sottovento o con un certo angolo, in linea retta
o a pendolo?
- quanta difficoltà ha la barca (o meglio le sue appendici) a ricominciare a
contrastare lo scarroccio ripartendo dalla condizione precedente?
- di che entità è e che direzione ha 'effetto evolutivo dell'elica?

Nota che tutte le cose menzionate sono relative alla condizione di "barca
ferma", perchè è proprio la condizione alla quale tendi durante le manovre.
Conosco molti regattanti eccezionali che sono delle emerite schiappe in
manovra (e viceversa).

Prova a fermare il tuo barchino, magari vicino (non troppo) a degli
ostacoli, giusto per renderti conto degli spazi necessari, e prova a farlo
ripartire e a governarlo da fermo.
Vedrai che scoprirai moltissime cose...
... e ti divertirai parecchio!


Ciao

Antonio
Paolo3
2005-06-30 15:22:25 UTC
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Post by Antonio
Per imparare a manovrare bene a vela in acque ristrette un tempo era molto
valido il corso Precrociera di Caprera; ora i corsi sono un pò cambiati
(infatti sono 8 anni che, con mio grande ranmmarico, non ci metto più piede)
ma credo che continui ad esistere ancora la 1^ settimana "stanziale" di quel
corso.
Se escludiamo la "variabilità" della qualità del corpo istruttori (da questo
punto di vista è sempre consigliabile scartare i corsi in "alta stagione")
il programma del corso e le linee base della didattica sono, secondo me,
altamente formative per quello che ti interessa.
Pienamente disponibile a fornire maggiori dettagli.
...
E' ovvio che la manovrabilità a motore è diversa (non sempre peggiore) da
quella a vela.
Se non altro col motore hai la possibilità di "frenare", cosa che non puoi
fare a vela.
Per questo motivo nella maggior parte dei porti è vietato manovrare a vela.
Mi sembra dunque necessario che munisca il barchino di un piccolo fuoribordo
adatto allo scopo.
...
Molte persone ti hanno già suggerito LA PRATICA, cosa che io condivido
pienamente.
Le "ore di navigazione" sono insostituibili per qualsivoglia mezzo di
trasporto ed in qualunque circostanza.
Da questo punto di vista, per quanto riguarda l'esigenza specifica, ti
- di organizzarti frequenti uscite finalizzate solo alla manovra;
- di non aver fretta quando devi rientrare in banchina dopo una uscita per
diporto (insomma non finalizzata alla manovra stessa), di studiarti
attentamente la manovra e di provarla più volte adottando soluzioni
differenti.
...
I libri non servono a molto se poi non sperimenti sul campo.
Tuttavia io mi ricordo di aver trovato, a suo tempo, ottimi suggerimenti per
la manovra a motore nel manualetto edito da Mursia che si intitolava "Questa
è la vela *** ", dove gli asterischi stanno per qualcosa del tipo " da
crociera" oppure "da diporto" o simili.
Non dovrebbe costare molto e ti dovrebbe "far riflettere" su quelle che sono
le variabili principali che possono influenzare la tua manovra a motore.
a) l'applicazione (le famose ore di navigazione);
b) l'osservazione e l'analisi (tante ore d'esercizio sono
buttate al vento se non ti soffermi ad analizzare "l'ambiente"
(variabili) e l'esito della manovra.
Tutte le volte che esco e rientro nel posto barca vedo gente che manovra
senza tenere veramente in considerazione la NATURA del mezzo che sta
conducendo. I più manovrano come se guidassero la macchina ed i più
facoltosi ricorrono a sofiticazioni come eliche di manovra e altre simili
diavolerie per ottenere qualche risultato.
La cosa più importante è CONOSCERE ESATTAMENTE IL COMPORTAMENTO della tua
barca.
- se ti fermi prua a vento, quanto tempo impiegherà la barca ad abbattere?
- una volta traversa al vento (e ferma) con quale velocità scarroccerà, lo
farà andando assolutamente sottovento o con un certo angolo, in linea retta
o a pendolo?
- quanta difficoltà ha la barca (o meglio le sue appendici) a ricominciare a
contrastare lo scarroccio ripartendo dalla condizione precedente?
- di che entità è e che direzione ha 'effetto evolutivo dell'elica?
Nota che tutte le cose menzionate sono relative alla condizione di "barca
ferma", perchè è proprio la condizione alla quale tendi durante le manovre.
Conosco molti regattanti eccezionali che sono delle emerite schiappe in
manovra (e viceversa).
Prova a fermare il tuo barchino, magari vicino (non troppo) a degli
ostacoli, giusto per renderti conto degli spazi necessari, e prova a farlo
ripartire e a governarlo da fermo.
Vedrai che scoprirai moltissime cose...
.... e ti divertirai parecchio!
Ciao
Antonio
tnx x i suggerimenti, mi sembra di capire che un motore puo' far parecchio
comodo specie nelle manovre, vedro' di provvedere al piu' presto...
Per adesso come testo di riferimento sto usando il Corso di Navigazione
dei Glenans (Mursia), in particolare nell'ottavo capitolo "A bordo di una
barca da crociera", vi sono descritte le manovre fondamentali (che avevo
gia' imparato nei corsi vela) ma la cui esecuzione e' basata sul
presupposto di avere a bordo un equipaggio ;-)

B.V.

Paolo
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Antonio
2005-06-30 16:54:21 UTC
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Post by Paolo3
tnx x i suggerimenti, mi sembra di capire che un motore puo' far parecchio
comodo specie nelle manovre, vedro' di provvedere al piu' presto...
Per adesso come testo di riferimento sto usando il Corso di Navigazione
dei Glenans (Mursia)
Ottima scelta, credo che sia la pubblicazione più completa ed esauriente (e
autorevole) della navigazione a vela per diporto.
Comunque tieni presente anche la pubblicazione che ti ho suggerito
(enormemente più semplice ed economica del Glenans). E non dimenticarti di
sperimentare l'equilibrio della barca, prima di cimentarti in manovre
complesse, a prescindere dal numero dei membri dell'equipaggio.


, in particolare nell'ottavo capitolo "A bordo di una
Post by Paolo3
barca da crociera", vi sono descritte le manovre fondamentali (che avevo
gia' imparato nei corsi vela) ma la cui esecuzione e' basata sul
presupposto di avere a bordo un equipaggio ;-)
E' ovvio che ci sono delle manovre che non puoi sperare di fare senza
l'ausilio di almeno un marinaio.
Tieni presente che sulle licenze di navigazione delle imbarcazioni è
solitamente riportato il numero minimo dei membri dell'equipaggio proprio
per questo motivo.

L'esperienza nel "controllo" della barca ti serve infatti per vagliare
preventivamente tutte le possibilità di manovra e decidere quali manovre
devi "assolutamente scartare" perchè impossibili da portare a termine da
solo, quali puoi eseguire da solo ma con un rischio elevato e quali (se ce
n'è) puoi eseguire da solo in sicurezza o con l'aiuto di una persona non
esperta.

Certe volte troverai che è praticamente impossibile, da solo, entrare in un
ormeggio mentre è relativamente agevole entrare in un altro non molto
distanze dal primo; altre volte ti capiterà di non riuscire assolutamente a
trovare un ormeggio "facilmente raggiungibile" e sarai costretto a
rinunciare o a cercare "aiuto esterno" (ad esempio un ormeggiatore o
qualcuno che ti lanci una cima ecc.).

Le due cose che semplificano enormemente la vita quando sei solo sono:

- trovare un ormeggio in cui il vento provenga dalla banchina, non
necessariamente perpendicolarmente, basta che ti discosti da quella;

- trovare un appiglio (sia esso una boa, la trappa, una bitta, la galloccia
di un'altra barca, che naturalmente si trovi SOPRAVVENTO) al quale
assicurare la tua barca stando a poppa; trovo che la soluzione di "correre
rapidamente" dal timone ad un'altra parte della barca per dare volta alla
cima d'ormeggio sia assolutamente da evitare: prima o poi il vento sarà più
veloce di te!


Ciao


Antonio
Paolo3
2005-07-01 07:08:55 UTC
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Post by Antonio
...
...
- trovare un ormeggio in cui il vento provenga dalla banchina, non
necessariamente perpendicolarmente, basta che ti discosti da quella;
- trovare un appiglio (sia esso una boa, la trappa, una bitta, la galloccia
di un'altra barca, che naturalmente si trovi SOPRAVVENTO) al quale
assicurare la tua barca stando a poppa; trovo che la soluzione di "correre
rapidamente" dal timone ad un'altra parte della barca per dare volta alla
cima d'ormeggio sia assolutamente da evitare: prima o poi il vento sarà più
veloce di te!
Ciao
Antonio
ho notato che operando da soli e supponendo di assicurare per prima la
galloccia (bitta) di poppa (la piu' vicina al timone) alcune manovre di
attracco riescono comunque (ad esempio quando c'e' la trappa cui
appigliarsi o nell'attracco con barca paralella ad un pontile sopravento)
mentre altre si complicano (ad esempio la presa di gavitello arrivando
sottovento, se la randa non e' stata ammainata e non si e' abbastanza
abili da spostare la presa alla galloccia (bitta) di prua evitando che la
barca assuma un'andatura portante c'e' il rischio che la randa si gonfi
complicando non poco la manovra), insomma occorre una certa abilita' ed
esperienza per distinguere le diverse situazioni...

vedro' di fare esperienza ;-)

Paolo
--
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Antonio
2005-07-01 15:26:10 UTC
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Post by Paolo3
...
ho notato che operando da soli e supponendo di assicurare per prima la
galloccia (bitta) di poppa (la piu' vicina al timone) alcune manovre di
attracco riescono comunque (ad esempio quando c'e' la trappa cui
appigliarsi o nell'attracco con barca paralella ad un pontile sopravento)
mentre altre si complicano (ad esempio la presa di gavitello arrivando
sottovento, se la randa non e' stata ammainata ...
Direi, nuovamente, che bisogna distinguere fra manovre a vela e a motore (e
qui si ripresenta la necessità di munirsi di un motorino ausiliario).
A motore la "posizione" in assoluto più facile da gestire è la poppa al
vento.
Prendere il gavitello a motore può quindi essere fatto comodamente di poppa,
lasciando poi abbattere la barca una volta che si è data volta (comodamente)
a prua con una seconda cima.
Certo che la stassa manovra non è possibile a vela...
Post by Paolo3
e non si e' abbastanza
abili da spostare la presa alla galloccia (bitta) di prua evitando che la
barca assuma un'andatura portante c'e' il rischio che la randa si gonfi
complicando non poco la manovra),
Infatti, da come l'hai descritta, la manovra è sbagliata.
Arrivare da sottovento (e non è possibile altrimenti se vuoi esaurire
l'abbrivo) al gavitello e poi "superarlo" fino a farlo arrivare all'altezza
della poppa così da dare volta comodamente in una delle gallocce di poppa è
di per sè UN ERRORE, in gergo un LUNGO, che ti porta ad avere la barbetta
data volta ad un punto della barca SOTTOVENTO (galloccia di poppa) e non
SOPRAVVENTO (galloccia di prua).
E' la classica situazione da viro-cazzo-strambata :-) che si vede assai
spesso a scuola di vela.
L'errore di fondo è che una manovra si considera conclusa quando la barca è
arrestata in una condizione di equilibrio STABILE che si può avere solo
quando hai dato cima al punto più sopravvento possibile.
E allora, come fare a prendere quel dannato gavitello da soli e a vela senza
attorcigliarcisi sopra?

Inizia ad elencare le CERTEZZE, sia quelle DA FARE che quelle DA EVITARE e
avrai già parecchie "linee guida" su come strutturare l'intera manovra:

-a- DA FARE:

-1- Assicurarsi di arrivare al gavitello FERMI (barcha ferma = 0 energia = 0
sforzo per ormeggiarla)

-2- Stare al timone fino alla conclusione della manovra, ovvero fino a
quando la barca non si sia STABILIZZATA al gavitello.


-b- DA EVITARE

-1- Fare le manovre di corsa sperando di completarle prima che la barca
scappi; ad es., quando la barca si è fermata con la prua in prossimità del
gavitello, correre da poppa a prua per dare volta alla barbetta (tempo che
si arrivi a prua, si riesca ad acchiappare la barbetta con la gaffa e si
riesca a fare almeno un giro intorno alla galloccia, probabilmente la barca
ha già abbattuto a stà ripartendo, normalmente, per le leggi di Murphy,
dalla parte più pericolosa)

-2- Ritrovarsi al gavitello poppa al vento con la randa che porta.


Come si realizza (o si evita) quanto annotato?

-a1- Si arriva al gavitello da sottovento e si conclude l'avvicinamento prua
a vento per esaurire l'abbrivo (e qui già c'eri);

-b1- Si fà la manovra "lunga" quel tanto da riuscire a dare volta
comodamente ad delle due gallocce poppiere senza allontanarsi dal timone;

-a2- si attende (comodamente in pozzetto) che la barca abbatta nella
posizione di equilibrio stabile di poppa al vento; poi si lascia il timone
per rassettre e "consolidare" l'ormeggio.

-b2- Questo è il nocciolo della questione che deve essere risolto
addirittura prima dell'inizio della manovra.
- Se il vento è teso (condizione nella quale non puoi assolutamente
permetterti di abbattere poppa al vento al gavitello con la randa a riva)
NON DEVI AVERE LA RANDA! In queste condizioni la tua barca dovrebbe essere
abbastanza ardente con il solo fiocco, dunque giù la randa (stando bene
fuori dove c'è spazio) ed entri solo col fiocco, naturalmente non un genoa,
al massimo un olimpico che vira rapidamente senza impigliarsi dappertutto.
Col focco la tua barca può tranquillamente abbattere in poppa una volta che
è al gavitello dato che il fiocco può essere sventato anche in poppa. In
questa condizione lo ammaini (o lo rolli) tranquillamente e poi, a secco di
vele, ti adopererai per girare la barca prua a vento.
- Se il vento è invece molto leggero probabilmente sarai costretto a fare
tutta la manovra con la randa dato che è possibile che il solo fiocco non ti
consenta di rimontare agevolmente (fra l'altro dovresti utilizzare un genoa
complicandoti le virate). In questo caso ti devi accontentare di ammainare
rapidamente la vela non appena avrai dato volta alla barbetta sulla cima di
poppa, prima che la barca inizi ad abbattere. La cosa (l'avrai sperimentato)
non comporta problemi perchè se il vento è leggero:
° l'abbattuta non è immediata
° la randa scende rapidamente perchè ha poco attrito
° se anche dovessi tardare ed iniziasse a portare a metà dell'opera non
dovrebbe "spingere" tanto da impedirti di terminare agevolmente l'ammainata.
Unico consiglio per assicurarsi una ammainata veloce: prepara l'ammainata
prima di iniziare tutta la manovra; togli tensione al vang, "punta"
l'amantiglio e preparati la drizza ben in chiaro. Per ammainare ti basterà
aprire lo stopper della drizza e cazzare la scotta; in 2 secondi la randa
sarà, praticamente da sola, in coperta.
Post by Paolo3
insomma occorre una certa abilita' ed
esperienza per distinguere le diverse situazioni...
Esatto!
Le famose "ore di navigazione" non solo incrementano l'abilità ma ti
velocizzano nel riconoscere la situazione e trovare la soluzione più idonea.


Buon divertimento.


Antonio
Oneg
2005-06-29 20:00:39 UTC
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Post by paolo3
Sono un velista principiante e dispongo di un piccolo cabinato in cui
spesso rappresento anche l'intero equipaggio (vuoi perche' esco da solo o
perche' quando siamo in due l'altra persona non collabora) con le vele mi
arrangio come posso (aiutato da un fiocco autovirante) ma mi trovo a
disagio nelle manovre in banchina (ad esempio durante l'attracco...),
vorrei chiedere se siete a conoscenza di libri/pubblicazioni/etc. che
possano suggerire dei modi semplici per risolvere i piu' comuni problemi
quando si conduce per l'appunto una imbarcazione da soli...
grazie,
Paolo
Guarda che in Croazia in ogni marina ce'il marinaio che ti ritira i
documenti e ti prende le cime quindi nessun problema.Ciao e divertiti Oneg
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Paolo3
2005-06-30 07:06:08 UTC
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Post by Oneg
..
Guarda che in Croazia in ogni marina ce'il marinaio che ti ritira i
documenti e ti prende le cime quindi nessun problema.Ciao e divertiti Oneg
Eh, immagino, documenti e Euro ;-)
Grazie,
Paolo
--
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