Discussione:
Carrello della randa e le chiacchiere da bar...
(troppo vecchio per rispondere)
"Troll" ITA-589
2004-08-15 23:41:12 UTC
Permalink
Ciao a tutti, non sono affatto un genio, ne della vela, ne d'altro, ma
qualche cosina l'ho imparata anche io!! ebbene, questa cosa di cui discuto
col mio amico mi fa diventare matto:
Secondo me il carello della randa gestisce l'apertura della balumina, se il
carrello è abbastanza lungo, ritengo si possa anche lasciare il vang
regolato per le portanti e lavorare solo di carrello e scotta randa.
Sempre sui libri la vela viene spesso paragonata alla "aeronautica",
spiegando certi concetti delle ali simili alle vele. Secondo me quando si fa
bolina, e l'aria permette di chiudere l'intera balumina, si cazza tutta la
scotta randa fino a portare il boma al centro, cazzare ulteriormente chiude
la balumina giusto?
Se c'e' aria invecie si lasca di scotta e si porta il carrello sopravento,
in modo che la balumina si apra, soprattutto in alto, dove per una questione
di leva farebbe molto piu' sbandamento che portanza.
Fino qui, se non ho detto cazzate, saro' stato anche barboso. Ma ora
arriviamo al bello, il mio amico sostiene di cazzare tutta la scotta randa,
poi di portare il boma sopravento. A intuito non mi sembra una gran mossa,
mi sembra un profilo aerodinamico sbagliato, ma lui mi dice che la barca gli
fa un gran angolo, e che è contentissimo... Mi viene a questo punto da
pensare che anche se cazza la balumina gli resti piuttosto aperta, quindi
portando il carrello sopravento ha una piccola parte di randa in basso che
lavora male, ma magari il grosso della vela va meglio... è un'ipotesi, ma
attendo opinioni di esperti... se poi mi dite che il mio amico ha ragione mi
fareste un grande piacere a spiegarmi il perche'...

Grazie.

BV.
Albe V°
2004-08-16 08:11:35 UTC
Permalink
Post by "Troll" ITA-589
Secondo me il carello della randa gestisce l'apertura della balumina,
se il carrello è abbastanza lungo, ritengo si possa anche lasciare il
vang regolato per le portanti e lavorare solo di carrello e scotta
randa.
Assolutamente sì.
Il vang serve alle portanti, dove è la vera regolazione, fino al punto di
poterlo usare anche per pompare.
Di bolina, la regolazione corrente la fa la scotta e il carrello. Variando
tensione della scotta e posizione del carrello, si modifica posizione
laterale e inclinazione del boma.
Post by "Troll" ITA-589
Sempre sui libri la vela viene spesso paragonata alla "aeronautica",
spiegando certi concetti delle ali simili alle vele. Secondo me
quando si fa bolina, e l'aria permette di chiudere l'intera balumina,
si cazza tutta la scotta randa fino a portare il boma al centro,
cazzare ulteriormente chiude la balumina giusto?
Se c'e' aria invecie si lasca di scotta e si porta il carrello
sopravento, in modo che la balumina si apra, soprattutto in alto,
dove per una questione di leva farebbe molto piu' sbandamento che
portanza.
Beh, i sacri testi, e posso confermarlo sul campo, dividono la gestione
della randa in tre range di vento:
- Poco Vento: Serve tanto svergolamento, quindi il boma deve alzarsi, quindi
il carrello va sopravento per evitare che la scotta debba tirare troppo
verticalmente. Poi, albero dritto per spostare indietro il grasso della
parte centrale della randa, cunningham e base laschi.
- Vento Normale: La parte alta della randa, è la parte più importante. Per
cui, ridurre lo svergolamento abbassando il boma. Base tesata il giusto,
cunningham che inizia a prendere. L'albero inizia a flettere per spostare
avanti il grasso della randa e migliorare la balumina. Scotta randa ben
tesata (per abbassare il boma, appunto), e carrello che sta leggermente
sopravento. Questo può portare la parte inferiore della randa a essere in
asse con la barca, ma se la vela è ben tagliata tutto ilr esto della vela
porta perfettamente.
- Molto vento: La vela deve stare piatta e con il grasso tutto avanti.
Quindi, cunningham tesato, base tesata, albero ben flesso, e fin qua abbiamo
già dato la forma. Per la posizione della vela, si tiene la scotta tesata
(ma a seconda della vela e del vento può anche essere necessario lasciare
aprire la balumina avendo una scotta meno tesata), e si gestisce tutto solo
di carrello, lasciandolo scappare sotto durante la raffica e riprendendolo
fino anche a sopravento subito dopo la raffica, quando serve di continuare a
portare anche col vento apparente che torna in avanti.
Post by "Troll" ITA-589
Fino qui, se non ho detto cazzate, saro' stato anche barboso. Ma ora
arriviamo al bello, il mio amico sostiene di cazzare tutta la scotta
randa, poi di portare il boma sopravento. A intuito non mi sembra una
gran mossa, mi sembra un profilo aerodinamico sbagliato, ma lui mi
dice che la barca gli fa un gran angolo, e che è contentissimo...
Dipende appunto dall'angolo che si decide di fare. Io di solito sto fra i 18
e 22 gradi all'apparente, a seconda, principalmente, delle onde e del vento.
Specialmente quando sto sui 18°, è chiaro che la vela deve essere veramente
bordata, quindi capita di avere la scotta ben tesata e il carrello
sopravento.
Post by "Troll" ITA-589
Mi
viene a questo punto da pensare che anche se cazza la balumina gli
resti piuttosto aperta, quindi portando il carrello sopravento ha una
piccola parte di randa in basso che lavora male, ma magari il grosso
della vela va meglio...
Beh, la balumina si può 'aprire', e immagino tu intenda 'appiattire',
flettendo l'albero. Oltre a questo, se la vela ha molto allunamento,
considera che tale sezione è comunque un po' svergolata, per cui per farla
lavorare la randa va molto chiusa.

Se poi la barca del tuo amico ha un fiocco piccolo e con i punti di scotta
molto interni, lasciando il boma più sotto si troverebbe l'aria del fiocco
dritta contro la randa.


Ciao

Alberto
Sergio
2004-08-16 08:33:47 UTC
Permalink
Post by Albe V°
Se poi la barca del tuo amico ha un fiocco piccolo e con i punti di
scotta molto interni, lasciando il boma più sotto si troverebbe
l'aria del fiocco dritta contro la randa.
ecco, facciamo un esempio pratico con una barca a caso, chessò, un first
36.7...

12 nodi, mare relativamente calmo, bolina stretta. il genoa spara il suo
flusso d'aria sulla randa, che si gonfia "al contrario" nel primo tratto.

la teoria, se non ricordo male, direbbe di arretrare al massimo il carrello
del fiocco, e di portare il carrello randa sopravvento tenendo la scotta
cazzata, giusto?

ci ho provato, la forma della randa è migliorata, ma mi è sembrato che la
barca rallentasse.

che dovevo fare?
--
Salutoni
Sergio

per rispondere... togli il group dall'indirizzo
Albe V°
2004-08-16 08:47:51 UTC
Permalink
Post by Sergio
Post by Albe V°
Se poi la barca del tuo amico ha un fiocco piccolo e con i punti di
scotta molto interni, lasciando il boma più sotto si troverebbe
l'aria del fiocco dritta contro la randa.
ecco, facciamo un esempio pratico con una barca a caso, chessò, un
first 36.7...
Ok, provo ad immaginarmelo...
Post by Sergio
12 nodi, mare relativamente calmo, bolina stretta. il genoa spara il
suo flusso d'aria sulla randa, che si gonfia "al contrario" nel primo
tratto.
Con un genoa al 140% (e grasso come quello che tu intendi...), un po' di S
sulla randa è inevitabile
Post by Sergio
la teoria, se non ricordo male, direbbe di arretrare al massimo il
carrello del fiocco, e di portare il carrello randa sopravvento
tenendo la scotta cazzata, giusto?
Con 12 nodi, sì.
Post by Sergio
ci ho provato, la forma della randa è migliorata, ma mi è sembrato
che la barca rallentasse.
che dovevo fare?
Beh, chissà. Da assente, posso dirti come avrei regolato le cose, poi vedi
tu cosa mancava nella tua configurazione:
- Scotta del genoa sulla bisettrice dell'angolo di bugna. Più indietro, apre
troppo lo svergolamento del genoa, mentre più avanti fa ingrassare troppo la
parte inferiore del genoa stesso (già bello grasso di suo, in verità).
- Meolo del genoa lascato più possibile (giusto quanto serve per evitare
sbattimenti)
- Cunningham in tensione e pieghe della inferitura randa eliminate
- Albero leggerissimamente flesso
- Base randa tesata
- Scotta ben in forza
- Carrello sopravvento di un 20-30cm.
- Equipaggio sopravvento e avanti


Con questa configurazione, si tiene bene un angolo sui 20° all'apparente, e
una Vmg sui 4 nodi.

Se rinunci a qualche grado, diciamo di stare sui 25/30° all'apparente,
laschi un po' di base e un po' di cunningham, la randa si ingrassa
drasticamente più indietro, e guadagna tantissima potenza. Contestualmente
porti avanti di una decina di cm il carrello genoa, laschi un filino di
scotta, e vedrai la barca accelerare tantissimo. Però, avendo perso parecchi
gradi, la vmg cala parecchio. E' una configurazione da accelerazione, va
bene in partenza, poi una volta lanciata la barca dovresti tornare a quanto
sopra.

Ciao

Alberto
Sergio
2004-08-16 08:57:09 UTC
Permalink
[Albe V°] scrisse:(snip)

il resto delle indicazioni mi sono chiare, anche se, naturalmente, al
momento non mi erano venute in mente tutte.
Post by Albe V°
- Scotta del genoa sulla bisettrice dell'angolo di bugna.
di quale angolo, e su quale piano, stiamo parlando?

grazie.
--
Salutoni
Sergio

per rispondere... togli il group dall'indirizzo
Albe V°
2004-08-16 09:05:20 UTC
Permalink
Post by Sergio
[Albe V°] scrisse:(snip)
il resto delle indicazioni mi sono chiare, anche se, naturalmente, al
momento non mi erano venute in mente tutte.
Post by Albe V°
- Scotta del genoa sulla bisettrice dell'angolo di bugna.
di quale angolo, e su quale piano, stiamo parlando?
Il carrello della scotta genoa, nel 36.7, è longitudinale, quindi il piano
di cui si parla è quello su cui 'giace' la zona di bugna del genoa.
Spostando il carrello, tu puoi variare l'angolo con cui la scotta 'tira'
sulla bugna.
Se sposti avanti, la scotta tira più verticalmente e, quindi, mette in
tensione più la balumina della base, del genoa. E siccome il grasso è sempre
dalla parte più tesata, ti trovi col grasso vicino alla balumina, o, come si
dice, con la 'balumina più chiusa'. Tanta potenza e meno angolo.
Se sposti indietro, metti in tensione più la base della balumina, per cui
quest'ultima si appiattisce e scarica meno contro la randa. Questo, però,
porta il grasso in basso, vicino alla base, e fa perdere potenza a buona
parte del genoa. Ma angolo ottimo.
Con 12 nodi e mare piatto, sei nelle condizioni ideali, per cui devi trovare
un buon compromesso fra potenza e angolo. E questo buon compromesso si
trova, almeno sulla barca di cui parliamo, con la scotta che 'prolunga' la
bisettrice della bugna.

Ciao

Alberto
Al (quello pettinato)
2004-08-16 09:58:23 UTC
Permalink
Post by Albe V°
Dipende appunto dall'angolo che si decide di fare. Io di solito sto fra i 18
e 22 gradi all'apparente, a seconda, principalmente, delle onde e del vento.
18 de che?? In che senso dall'apparente? Mi sfugge... saranno state le
ferie in montagna. :-)

BV

Ale
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Albe V°
2004-08-16 10:03:06 UTC
Permalink
Post by Al (quello pettinato)
Post by Albe V°
Dipende appunto dall'angolo che si decide di fare. Io di solito sto
fra i 18 e 22 gradi all'apparente, a seconda, principalmente, delle
onde e del vento.
18 de che?? In che senso dall'apparente? Mi sfugge... saranno state le
ferie in montagna. :-)
18 gradi rispetto al vento apparente.
Che sono poi circa 40 rispetto al reale (ma ovviamente dipende
dall'intensità del reale, con poco vento 18 all'apparente significa quasi
50° rispetto al reale).

Siccome il calcolo dell'angolo al vento reale è sicuramente un po' impreciso
(basta l'elichetta sporca e ti sballa tutto), noi usiamo sempre come
riferimento l'angolo rispetto al vento apparente, che essendo un dato
rilevato direttamente è estremamente affidabile e, soprattutto, istantaneo,
al contrario dei valori calcolati.

Ciao

Alberto
Sergio
2004-08-16 10:34:22 UTC
Permalink
Post by Albe V°
Siccome il calcolo dell'angolo al vento reale è sicuramente un po'
impreciso (basta l'elichetta sporca e ti sballa tutto), noi usiamo
sempre come riferimento l'angolo rispetto al vento apparente
a parte l'affidabilità, direi che comunque è l'approccio corretto, in quanto
è proprio il vento apparente quello che fa muovere la barca.
--
Salutoni
Sergio

per rispondere... togli il group dall'indirizzo
Albe V°
2004-08-16 10:46:34 UTC
Permalink
Post by Sergio
a parte l'affidabilità, direi che comunque è l'approccio corretto, in
quanto è proprio il vento apparente quello che fa muovere la barca.
Cercavo di utilizzare espressioni comprensibili anche da Al, elemento per il
quale il vento è solo un fastidioso 'spettinatore'.

Per me, fortunatamente, il problema non si pone.

Alberto
Sergio
2004-08-16 10:55:45 UTC
Permalink
Post by Albe V°
Cercavo di utilizzare espressioni comprensibili anche da Al, elemento
per il quale il vento è solo un fastidioso 'spettinatore'.
Per me, fortunatamente, il problema non si pone.
già.
in effetti possiedi una delle teste più lucide.
--
Salutoni
Sergio

per rispondere... togli il group dall'indirizzo
Al (quello pettinato)
2004-08-16 13:57:14 UTC
Permalink
Post by Albe V°
Post by Al (quello pettinato)
Post by Albe V°
Dipende appunto dall'angolo che si decide di fare. Io di solito sto
fra i 18 e 22 gradi all'apparente, a seconda, principalmente, delle
onde e del vento.
18 de che?? In che senso dall'apparente? Mi sfugge... saranno state le
ferie in montagna. :-)
18 gradi rispetto al vento apparente.
Che sono poi circa 40 rispetto al reale (ma ovviamente dipende
dall'intensità del reale, con poco vento 18 all'apparente significa quasi
50° rispetto al reale).
Fammi capire bene, perche' dalle mie parti si parla sempre rispetto al
reale. Il dato che tu ottieni dalla tua strumentazione e' quindi in
funzione dell'intensita' del vento. Quindi lo "stringimento" e' un dato
varibile in funzione della forza del vento. Un 18 con 10 nodi non e' la
stessa cosa di un 18 con 20 nodi ... giusto?
Post by Albe V°
Siccome il calcolo dell'angolo al vento reale è sicuramente un po' impreciso
Bhe, fai un vira e rileggi la prua...non mi pare tanto impreciso.
Post by Albe V°
(basta l'elichetta sporca e ti sballa tutto),
Ah ecco, tu sei dotato di sitemi HI-TECH, io vado ancora a bussola dgt. e
filetti. Anche perche' la stazione del vento non saprei dove mettermela e
l'elichetta in testa d'albero pesa troppo :-))

BV

Ale
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Sergio
2004-08-16 14:05:45 UTC
Permalink
Post by Al (quello pettinato)
Fammi capire bene, perche' dalle mie parti si parla sempre rispetto al
reale.
e come fate, con barca in movimento, a sapere qual è l'intensità e la
direzione del vento reale?

per intenderci: la banderuola in testa d'albero indica la direzione
dell'apparente, quando alberto parla di 18-20 gradi, li legge sul display a
piede d'albero, ma se guardasse in su (e avesse un'occhio molto preciso)
potrebbe avere la medesima informazione.
--
Salutoni
Sergio

per rispondere... togli il group dall'indirizzo
Al (quello pettinato)
2004-08-16 14:20:36 UTC
Permalink
Post by Sergio
e come fate, con barca in movimento, a sapere qual è l'intensità e la
direzione del vento reale?
Appunto, non e' un dato che ti interessa poiche' il tuo angolo non dipende
dall'intesita' del vento. Se stringo 45 stringo 45 con 30 o 10 nodi. VMG a
parte logicamente.

Bolina... prua 90 mure a dritta...log costante... filetti a segno...
viri... rilevi 180 mure a sinistra stesso log di prima filetti a segno di
nuovo... hai un angolo di 45. Il reale e' 135 (ma non e' un dato che ti
serve se non in partenza).
Post by Sergio
per intenderci: la banderuola in testa d'albero indica la direzione
dell'apparente, quando alberto parla di 18-20 gradi, li legge sul display a
piede d'albero, ma se guardasse in su (e avesse un'occhio molto preciso)
potrebbe avere la medesima informazione.
Ho imparato che il windex (quello de plastica) in testa d'albero non serve
a molto e spesso confonde. Bussola, log, filetti, filetti, log, bussola,
filetti, log, bussola, bussola, log, filetti... (e intanto non guardi
l'avversario e lo pigli in pieno mure a sinistra) :-))

BV
Ale
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Pdm
2004-08-16 14:26:57 UTC
Permalink
Post by Sergio
Post by Al (quello pettinato)
Fammi capire bene, perche' dalle mie parti si parla sempre rispetto al
reale.
e come fate, con barca in movimento, a sapere qual è l'intensità e la
direzione del vento reale?
per intenderci: la banderuola in testa d'albero indica la direzione
dell'apparente, quando alberto parla di 18-20 gradi, li legge sul display a
piede d'albero, ma se guardasse in su (e avesse un'occhio molto preciso)
potrebbe avere la medesima informazione.
.. bha per noi basta e avanza l'apparente altrimenti ci si distrae
troppo! :-))

ben tornato Al tieni d'occhio i ragazzacci ...che stanno li a rimirare i
2gradi sul windex e cioccano in boa! :-))

Pdm

PS
Non c'è in giro un prodiere con cui discutere del sesso degli angeli??
scherso raga avanti così che mi devo interessare anche alle seghe mentali
del pozzetto per comprendere PERCHE' li si combinano tanta cagate!! :-))
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Al (quello pettinato)
2004-08-16 15:20:08 UTC
Permalink
... bha per noi basta e avanza l'apparente altrimenti ci si distrae
troppo! :-))
Apparente o reale a noi basta che ce ne sia poco e siamo contenti. :-)))
ben tornato Al tieni d'occhio i ragazzacci ...che stanno li a rimirare i
2gradi sul windex e cioccano in boa! :-))
Sempre a Milen tu ??

BV

Ale
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Pdm
2004-08-16 15:41:17 UTC
Permalink
Post by Al (quello pettinato)
Apparente o reale a noi basta che ce ne sia poco e siamo contenti. :-)))
no no dai poco no!
Post by Al (quello pettinato)
Post by Pdm
ben tornato Al tieni d'occhio i ragazzacci ...che stanno li a rimirare i
2gradi sul windex e cioccano in boa! :-))
Sempre a Milen tu ??
yess a Milano ci sono stati 3 giorni di maestralino che ha pulito l'aria
come MAI ad agosto ho visto! :-)) pensa che si vede tutto l'arco prealpino
e alpino ...il Monte Rosa è VERAMENTE ROSAA .... azz con sto clima e tutti
i rompicojoni al mare sta città è UN GIOIELLO!

dal 21 trasfertina in bassa Tuscia .. tu sempre in città a spennare i
Japan?

cià
Pdm
Post by Al (quello pettinato)
BV
Ale
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Al (quello pettinato)
2004-08-16 15:59:13 UTC
Permalink
.. tu sempre in città a spennare i Japan?
No, i bauscia milanes... :-)

BV

Ale
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Albe V°
2004-08-16 14:28:57 UTC
Permalink
Post by Al (quello pettinato)
Fammi capire bene, perche' dalle mie parti si parla sempre rispetto al
reale. Il dato che tu ottieni dalla tua strumentazione e' quindi in
funzione dell'intensita' del vento. Quindi lo "stringimento" e' un
dato varibile in funzione della forza del vento. Un 18 con 10 nodi
non e' la stessa cosa di un 18 con 20 nodi ... giusto?
Beh, forse parliamo di cose diverse.
Se devi fare della navigazione, della tattica, o comunque se ti serve una
visione della rotta 'dall'alto', sicuramente ti serve l'angolo rispetto al
reale.

La sfiga, però, è che l'angolo rispetto al reale lo puoi sapere solo dopo,
verificando dove effettivamente sei andato, oppure durante, ma solo grazie a
calcoli discretamente laboriosi, che oltretutto necessitano di assoluta
precisione nella misurazione di log e anemometro.
Fare una virata e leggere le due prue, è un dato fallace. Ti fornisce
l'angolo fra le due prue, certo, ma se lo dividi a metà ti freghi. E' del
tutto normale, infatti, che l'onda non sia esattamente di prua o che la
barca abbia un bordo più sfigato, per cui gli angoli sulle due mura non sono
identici.

Quindi, riassumendo, se durante un bordo devi decidere che angolo tenere,
puoi certamente guardare i filetti, e credo che tutti lo facciano, ma se non
hai un anemografo, anche da pochi euri, non puoi avere la certezza di essere
sull'angolo giusto.
Cioè: Una volta scelta una prua, tu regoli le vele di conseguenza. E inizi a
guardare i filetti. Ma non sai se sei sulla prua ottimale. Ossia, con
quell'intensità di vento, l'ideale potrebbe essere molto più stretto, dove
anche se ti sembra di essere poco potente, in realtà stai facendo una vmg
spettacolare. E' una cosa che capita.
E qui nasce un dubbio: dove caspita leggo qual'è l'angolo ottimale per quel
vento?
Beh, se la barca ha una discreta diffusione, le polari sono generalmente
facili da reperire. Se no, te le devi fare tu, mettendoti lì e segnando le
varie velocità ai vari angoli (c'era stato un bel thread di tempo fa, dove
io e Zanzaro ci scambiavamo consigli su questa cosa).

Per noi non è stato difficile, visto che il mio amico Farr ha pubblicato le
polari della barca, e abbiamo verificato che, con carena pulita e vele ok,
sono estremamente realistiche, per cui adesso, quando l'obiettivo è
'andare', e non ci sono problemi di copertura o tattica, in pozzetto sono
incollati i fogliettini con gli angoli ottimali per ogni intensità di vento,
sia per la bolina che per la poppa (dove, però, c'è una discontinuità con un
certo vento, perchè evidentemente Farr ha pensato a due spi molto diversi a
seconda del vento).

Ciao

Alberto
Al (quello pettinato)
2004-08-16 15:15:52 UTC
Permalink
Post by Albe V°
Post by Al (quello pettinato)
Fammi capire bene, perche' dalle mie parti si parla sempre rispetto al
reale. Il dato che tu ottieni dalla tua strumentazione e' quindi in
funzione dell'intensita' del vento. Quindi lo "stringimento" e' un
dato varibile in funzione della forza del vento. Un 18 con 10 nodi
non e' la stessa cosa di un 18 con 20 nodi ... giusto?
Beh, forse parliamo di cose diverse.
No, parliamo della stessa cosa vento, angoli, e barche. Conosci??? :-)
Rispondi solo alla domanda e fammi capire se una settimana di Alpi mi ha
fatto davvero così male..:-)))
Post by Albe V°
La sfiga, però, è che l'angolo rispetto al reale lo puoi sapere solo dopo,
Dopo de che?? Prima di partire tiri i famosi sei bordi del check...poi due
check al vento e se il cielo te la manda buona e non cambia vento di 50
gradi hai i tuoi dati. In regata se non fai gli stessi angoli con le
stesse velocita' target devi presumere che qualcosa e' cambiato e ti
regoli di conseguenza.
Post by Albe V°
Fare una virata e leggere le due prue, è un dato fallace. Ti fornisce
l'angolo fra le due prue, certo, ma se lo dividi a metà ti freghi. E' del
tutto normale, infatti, che l'onda non sia esattamente di prua o che la
barca abbia un bordo più sfigato, per cui gli angoli sulle due mura non sono
identici.

Petta, tu hai lo strumento fichissimo che ti da dati... io no. Log,
bussola e filetti in barca nostra bastano e avanzano, certo se avessi la
visione stellitare del campo tipo coppa america andrei anche meglio. :-))
Post by Albe V°
Quindi, riassumendo, se durante un bordo devi decidere che angolo tenere,
puoi certamente guardare i filetti, e credo che tutti lo facciano, ma se non
hai un anemografo, anche da pochi euri, non puoi avere la certezza di essere
sull'angolo giusto.
L'anemografo per l'angolo? Mi confondi sempre di piu'... :-((
Post by Albe V°
Cioè: Una volta scelta una prua, tu regoli le vele di conseguenza. E inizi a
guardare i filetti. Ma non sai se sei sulla prua ottimale. Ossia, con
quell'intensità di vento, l'ideale potrebbe essere molto più stretto, dove
anche se ti sembra di essere poco potente, in realtà stai facendo una vmg
spettacolare. E' una cosa che capita.
.. VMG a parte dicevo.

BV

Ale
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Albe V°
2004-08-16 15:33:28 UTC
Permalink
Post by Al (quello pettinato)
Petta, tu hai lo strumento fichissimo che ti da dati...
Beh, fichissimo...
In effetti l'elettronica che abbiamo è molto bella, ma per leggere l'angolo
del vento apparente basta una qualunque cozza anche usata, da pochi euri.
Post by Al (quello pettinato)
L'anemografo per l'angolo? Mi confondi sempre di piu'... :-((
Boh. A me hanno insegnato, ai tempi dell'esame patente, che quella cosa che
indica l'intensità del vento si chiama anemometro, e quella cosa che indica
la direzione del vento si chiama anemografo. Diciamo che non è altro che un
display digitale che riporta l'angolo del windex.

Ciao

Alberto
Al (quello pettinato)
2004-08-16 15:53:51 UTC
Permalink
Post by Albe V°
Post by Al (quello pettinato)
L'anemografo per l'angolo? Mi confondi sempre di piu'... :-((
Boh. A me hanno insegnato, ai tempi dell'esame patente, che quella cosa che
indica l'intensità del vento si chiama anemometro, e quella cosa che indica
la direzione del vento si chiama anemografo. Diciamo che non è altro che un
display digitale che riporta l'angolo del
..e non ti hanno segato all'esame? Mi sa che ti confondi con
l'anemoscopio. Sempre detto che la patente non serve ad una fava.
L'anemografo (a casa mia) registra i valori di intensita' del vento
derivanti dall'anemometro.

http://www.villasmunta.it/strumenti_meteorologici.htm#ANEMOGRAFO

BV

Ale
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Albe V°
2004-08-16 15:44:08 UTC
Permalink
Post by Al (quello pettinato)
Dopo de che?? Prima di partire tiri i famosi sei bordi del
check...poi due check al vento e se il cielo te la manda buona e non
cambia vento di 50
gradi hai i tuoi dati. In regata se non fai gli stessi angoli con le
stesse velocita' target devi presumere che qualcosa e' cambiato e ti
regoli di conseguenza.
Rileggendo, ho notato questa tua frase, che è una estrema sintesi di quello
che stavo dicendo.

Alla partenza, ti fai i tuoi check, e trovi un reale da 0°.
Bene, tu dici che ragionate in termini di angolo al reale, quindi immagino
tu stabilisca che la prua mure a sinistra sarà 45°, e mure a dritta sarà
315°.
Bene.
Adesso parti, ti metti mure a sinistra per 45°. A un certo punto i filetti
ti dicono che il vento dà scarso. Viri. Devi decidere quale sarà la nuova
prua. A meno che non abbiate tutte le manovre rigorosamente etichettate o
marcate col lampostil, come fai a decidere quale sarà la prua? Diciamo che
un modo potrebbe essere quello di andare per 315°, e poi iniziare a orzare
finchè non senti di essere al limite. Ma, appunto, sei al limite. Non è
detto che sia l'angolo ottimale (in regata, a parte questioni tattiche, se
devi andare forte quello che conta è la vmg e basta).
Sapendo l'angolo all'apparente, basta seguire quello. Se la barca non
raggiunge la velocità prefissata, qualcosa non va. Si analizza, e si cerca
il perchè.

Un aspetto interessante della storiella di seguire l'apparente, è che se il
vento rinforza, l'apparente si 'allarga', e tu, per riportarlo a quello che
vuoi, stai effettivamente e correttamente orzando. Se il vento molla,
l'apparente va verso prua, e tu, per rimetterlo a posto, stai correttamente
poggiando. Diciamo quindi che, entro un certo limite di variazione, seguire
l'apparente è un metodo molto semplice e veloce per essere sempre sulla prua
ideale.

Ciao

Alberto
Al (quello pettinato)
2004-08-16 16:11:19 UTC
Permalink
Post by Albe V°
Rileggendo, ho notato questa tua frase, che è una estrema sintesi di quello
che stavo dicendo.
Meno male che ho questo dono. :-)) Dopo 150 post sull'argomento siamo
d'accordo.
Post by Albe V°
Bene.
Adesso parti, ti metti mure a sinistra per 45°. A un certo punto i filetti
ti dicono che il vento dà scarso. Viri. Devi decidere quale sarà la nuova
prua.
La leggi sulla bussola (digitale) e la confronti con quella dei bordi di
prova. In linea di massima dovrebbe darti buono di quanto ti ha dato
scarso dall'altra parte. Onde, barche e balene a parte :-)
Post by Albe V°
A meno che non abbiate tutte le manovre rigorosamente etichettate o
marcate col lampostil, come fai a decidere quale sarà la prua?
Ma non sei tu che decidi la prua. La prua ti viene portando la barca a
velocita' target. Ricordi quando eri in deriva?? Avevi il windex anche
lì?? Io il culo piu' o meno a mollo... ed era sufficiente a capire molte
cose.
Post by Albe V°
un modo potrebbe essere quello di andare per 315°, e poi iniziare a orzare
finchè non senti di essere al limite. Ma, appunto, sei al limite. Non è
detto che sia l'angolo ottimale (in regata, a parte questioni tattiche, se
devi andare forte quello che conta è la vmg e basta).
E siamo d'accordissimo su questo eh!!! :-))
Post by Albe V°
l'apparente è un metodo molto semplice e veloce per essere sempre sulla prua
ideale.
OK, beato tu che ce l'hai.

BV

Ale
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Sergio
2004-08-16 08:23:34 UTC
Permalink
Post by "Troll" ITA-589
Post by "Troll" ITA-589
Se c'e' aria invecie si lasca di scotta e si porta il carrello
sopravento, in modo che la balumina si apra, soprattutto in alto,
dove per una questione di leva farebbe molto piu' sbandamento che
portanza.
a mè l'avevano spiegata in modo diverso:
se c'è aria, si tiene la scotta cazzata, per avere la vela piatta, e si
porta il carrello sottovento. se il paterazzo è regolabile, si cazza anche
quello, per appiattire ulteriormente la vela ammorbidendo nel contempo la
balumina, permettendo alla randa di sventarsi nella parte superiore.
l'effetto sulla vela sarebbe simile a quello da te descritto per quanto
riguarda la differenza di incidenza tra la parte bassa e quella alta, ma con
un minor grasso complessivo.
Post by "Troll" ITA-589
il mio amico sostiene di cazzare tutta la scotta
randa, poi di portare il boma sopravento.
questa, invece, mi avevano detto di utilizzarla quando l'aria "sparata" dal
fiocco sulla randa tende a far gonfiare la randa al contrario.

è una manovra radicalmente diversa: quella di prima è "cautelativa", serve a
far sbandare meno la barca in condizioni di vento sostenuto, appena prima di
passare alla presa di terzaroli, questa serve a sfruttare al massimo il
vento che c'è

comunque ci sono stati parecchi thread sull'argomento, anche in tempi
recenti, ad esempio quello sulla regolazione della randa della barca del
giro d'italia, prova a cercarli.
--
Salutoni
Sergio

per rispondere... togli il group dall'indirizzo
Loading...