Post by Pietro C.Credo che tu sappia benissimo che con 40 nodi di vento, anche con 30, non ha
senso cercare la bolina incannata,per ovvie questioni di onda formata,
etc.etc....
Dipende... se sottovento hai costa, fai la bolina piu' incannata che puoi,
onda o non onda, se puoi metterti al lasco e scappare basta tenere su
anche le mutande della nonna.
Post by Pietro C.Qualunque genoa rollato avra sempre una forma a salsicciotto dove la
salsiccia genera una turbolenza tale che non si fa nessuna bolina. Poi, si
alza il centro velico.
Infatti il genoa rollato fa schifo (ci sono altre cose rollate molto piu'
simpatiche). Anche sul 31 ho un genoa avvolgibile ed un olimpico, sull'Ufo
ho pure lo storm job, anche se alla fine non l'ho mai usato. Sul Jod avevo
la tormentina etc. etc.
Post by Pietro C.io ho detto che TUTTE le tormentine che io ho visto ( se ne vedono di rado,
ormai, come se non ce ne fosse bisogno mai...) sono piatte come sogliole,
con nessun tentativo di avere un " grasso" qualunque.
Ma mai nessuna tormentina che hai visto era fatta in un pezzo unico, o no?
Essere piatta non vuol dire non avere forma.
Post by Pietro C.- La forma ideale con vento forte e' comunque molto, molto piatta.
- le tormentine devono essere robuste ed economiche.
- in ogni caso, date le dimensioni della vela in rapporto all'attrezzatura
generale , non si puo' pensare a boline tiratissime, a prescindere, questo ,
dallo stato del mare.
In ogni caso si riesce ad abbassare il centro velico di unpaio di metri, che
non e' poco con venti forti.
Ok, e alura?!?!? :-)
Post by Pietro C.Bene.
un doppio strato, per semplici motivi aerodinamici "crea" un profilo alare
notevolmente efficiente, eliminando tutte le turbolenze di cui.... i primi
delta doppia superficie ed anche un bel po degli ultimi, benche' avessero
stecche in abbondanza per tenere su un profilo alare nella superficie " di
sopra" ( o estradosso che dir si voglia) ne avevano nessuna o poche in
quella di sotto, che cosi si adagia automaticamente a cercare un profilo di
un delta deve continuare a volare qualunque cosa succeda,cioe' non puo' in
nessuna circostanza andare in stallo stabile... per una vela questi limiti
sono ovviamente un po piu' semplici da superare.. se stalla, basta mollare
un po di scotta o venire all'orza.
Di deltaplani non so nulla, prendo per buono quello che dici, ma non credo
che un delta possa volare indistintamente a testa in giù od a testa in su
(cosa che capita ad una vela)
Post by Pietro C.conclusione veloce: un doppio strato ( salvo verifica) e' piu' efficiente di
un singolo strato.
Può essere, strano non vedere solo vele in doppio strato allora.
Post by Pietro C.questione issata: Anche stare li a chiudere moschettoni sulla fascia
proposta da loro non e' che sia semplicissimo. Nel nostro caso, tenendo il
mucchietto di tela arancione ( le tormentine si sa devono essere di colori
vivaci) insalsicciato in basso, individui le bugne, ne fai passare una di
qua ed una di la dallo strallo e le chiudi con le gasse o i moschettoni
delle scotte.
poi fai lo stesso con quelli della drizza e della base. anzi, prima cominci
dalla base, che e' meglio.
Chiudere i moschettoni lo si è fatto per anni (non dico secoli per non
esagerare) quando ho iniziato ad andare in barca io gli avvolgitori manco
esistevano, o stralli cavi (pochi) o cavo e garrocci (che è ancora una
gran soluzione)
Con la vela stesa e legata fissi la mura poi inizi ad ingarrocciare
dall'alto, in un metro/un metro e mezzo di altezza ingarroci un genoa
pesante di un 45 piedi, una vela di 2/3 metri di inferitura la ingarrocci
in mezzo metro a dire tanto.
Nel tuo caso devi capire come è girato sto quadratone, non puoi legarlo
alle draglie, pigli una bugna e la fai girare attorno allo strallo.
Una volta fatto questo pigli l'altra bugna (ti sei spostato dal pulpito) e
le leghi assieme con le scotte, in questo momento la "vela" e' ripiegata a
metà, lasca sullo strallo e legata per le bugne (non si sa bene in che
forma).
A questo punto devi cercare di dare un verso alla "matassa", scorri lungo
le balumine e cerchi i due punti di penna (per fare questo molto
probabilmente dovrai stendere un po' la vela sullo strallo, sempre coi
famosi 30/40 nodi).
Fissata la drizza scorri sotto il matassone per cercare i due punti di
mura ed in qualche modo li fissi (puoi provare a farlo prima di fissare la
drizza ma non credo cambi molto).
Adesso chiudi gli eventuali moschettoni/agganci centrali/laterali (ok,
questi non e' detto che siano necessari).
Torni alla drizza ed issi.... pratico!!! :-))
Post by Pietro C.non facilissimo ma sempre meglio che ammainare un bel genoa avvolgibile ,
dopo averlo srollato e togliendolo dalla canaletta. Mai provato con 40 nodi
di vento? Tutto si fa ma non e' facilissimo ed il rischio di essere
sfregiato dalla vela che sbatte, di perderla in mare, di aprire la canaletta
non e' nullo...
Sì, l'ho fatto, piu' di una volta, ho anche tolto randa sempre con 40 nodi
facendola filare in acqua e recuperandola togliendo le stecche, ma mi
sembra in ogni caso meno laborioso ed aleatorio di quello che proponi tu
:-)
Post by Pietro C.L'alternativa commerciale, a me sembra una buona idea, simile e forse adatta
per venti un po piu' moderati, dato che il lavoro da fare e' un po piu'
complicato... diciamo che si potrebbe pensare ad un fiocco 4 con la loro
soluzione.
Le opinioni sono opinioni, capisco che tu difenda la tua creatura, ma dire
che quello che proponi tu e' meno complicato..... :-))
Post by Pietro C.Con 30 nodi di vento si resce ancora a stare a prua a chiudere tutti quei
moschettoni...
Con 40 nodi invece tu fai passare sopra lo strallo un quadratone grande il
doppio di una tormentina con non "chalance" !!!! :-)
Post by Pietro C.che alla
Post by Pagurofine costerà come un Dufour 34 (se non di più) e che sull'usato varrà
molto meno di un Dufour 34.
Solo se ne esce fuori qualcosa che non e' meglio di un dufour...
E se ne esce qualcosa di peggio?? perchè, mantenendo fissa la qualità del
prodotto finito (tanto per avere qualcosa di certo) tu risparmi sul
margine di Dufour (ma il cantiere e chi ti rivende attrezzature e
dotazioni potrà pure lavorare a margini ridotti, ma di certo la roba non
te la regala) e non hai le economie di scala di un cantiere da 2000 barche
l'anno (per non parlare della spalmatura dei costi di ricerca e sviluppo).
Post by Pietro C.Come dicevo al bittarolo, progettare e realizzare ( o far realizzare) e'
piu' divertente che comprare...
Su questo penso si sia d'accordo...
Certo, ma anche questo ha un costo, dipende solo da quanto valuti il tuo
lavoro.
Io per tante cose mi "allestisco" da solo le mie barche.
Per esempio far armare un 34 piedi (inteso come prepara albero, monta
avvolgitore, candelieri, albera etc. etc.) può costare mediamente attorno
ai 1000/1300 euro.
Io ho due alternative: resto a giocare con la plaistascion e pago i 1300
euro a qualcun altro o me lo faccio da solo.
Un avvocato che rinuncia a 2 giorni di lavoro "perde" più o meno dei 1300
euro (sempre che sia in grado di fare quei lavori)??
Se l'avvocato nei due giorni di lavoro guadagna 1000 euro allora l'armo
della barca gli e' costato 300 euro (ed ha qualcuno con cui prendersela se
gli viene giù l'albero alla prima sventolata).
Poi se uno è appassionato di fai da te o gli piace giocare col piccolo
chimico è un altro discorso :-))
BV
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